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L’energia eolica sarà la più grande fonte UE prima del 2030

energia eolica

 

L’Agenzia mondiale dell’Energia rivede al rialzo le previsioni per l’energia eolica

(Rinnovabili.it) – L’energia eolica diventerà la più grande fonte di elettricità nell’Unione Europea prima dell’anno 2030. A sostenerlo è Faith Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’energia (IEA), dal palco del Global Wind Summit, in scena ad Amburgo fino al 28 settembre. L’evento, con oltre 200 sessioni di incontro, 500 relatori e 1.400 espositori, rappresenta il più grande appuntamento al mondo dedicato all’energia del vento. Un settore che, come spiega lo stesso Birol, ha finalmente assunto un ruolo fondamentale nel mix energetico mondiale. “Oggi rappresenta quasi il 5 per cento della produzione elettrica, ma il suo potenziale è molto maggiore. Con il declino dei costi in corso e le giuste politiche governative, potrebbe diventare una delle principali fonti di generazione a livello mondiale nei prossimi decenni”, ha dichiarato il numero uno della IEA durante la sessione d’incontro ministeriale.

 

Le previsioni dell’Agenzia circa lo sviluppo del comparto in Europa sono particolarmente ottimiste. Secondo le ultime proiezioni IEA, l’energia eolica sorpasserà tutte le altri fonti elettriche in termini di contributi al mix UE già nel 2027. E per il 2039, il vento dovrebbe fornire più del 30 per cento della generazione elettrica nei confini comunitari.

 

L'energia eolica sarà la più grande fonte UE prima del 2030

 

Il dato rivede al rialzo i pronostici forniti nel World Energy Outlook 2017 e sottolinea che la produzione di energia eolica nell’UE sarà più che triplicata entro il 2040, toccando i 1.100 TWh. D’altra parte, già i trend 2018 facevano intuire una accelerazione. Secondo i calcoli di WindEurope a fine anno l’Europa dovrebbe vantare  3,3 nuovi GW in mare aperto e 10,2 GW a terra. Ciò significa 13,5 GW di nuova capacità eolica in totale (leggi anche Nuvole all’orizzonte per la capacità eolica europea?).

“La capacità eolica offshore mondiale è destinata a raggiungere 200 GW entro il 2040, con l’UE come il più grande giocatore – si legge nella relazione di Birol – L’attuale calo dei costi potrebbe innescare uno sviluppo più rapido in tutto il mondo e aprire prospettive per la produzione di idrogeno verde”.

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