Lo scorso sabato le condizioni meteorologiche hanno fatto schizzare in alto la produzione eolica comunitaria, coprendo quasi un quarto (24,6 per cento) della domanda elettrica
(Rinnovabili.it) – L’energia eolica europea continua a superarsi. Dopo gli strabilianti valori segnati il 9 ottobre di questo anno, il vento fa il bis infrangendo un nuovo record. Lo scorso sabato le condizioni meteorologiche hanno “benedetto” gran parte del nord Europa, facendo schizzare in alto la produzione eolica comunitaria a circa 2 miliardi di kWh. Un quantitativo che ha coperto quasi un quarto (24,6 per cento) della domanda elettrica dell’Unione Europea. Si tratta della percentuale sui consumi più alta mai registrata fino ad ora, che batte dunque di gran lunga il precedente record. Il 7 ottobre di quest’anno l’energia eolica europea aveva coperto il 19,9 per cento della domanda.
Il contributo più ingente arriva ovviamente dall’eolico a terra (onshore) che ha rappresentato il 21,8 per cento dei consumi totali. L’eolico marino (offshore) ha offerto invece un 2,8 per cento.
All’interno di questi dati globali, c’è chi ha celebrato dei primati tutti nazionali. La Danimarca, ad esempio, dove il vento ha prodotto 91 GWh, ossia nove punti percentuali in più della domanda elettrica nazionale. O la Germania, le cui turbine hanno assicurato alla nazione addirittura 793 GWh, pari al 61 per cento dei consumi complessivi giornalieri.
Di fronte all’eccesso di offerta nel mercato tedesco, che aveva largamente previsto il picco produttivo, il prezzo elettrico nazionale è divenuto negativo. In altre parole i venditori hanno pagato i consumatori perché utilizzassero l’energia. Per i produttori da fonti rinnovabili è conveniente offrire la propria produzione a un valore negativo, per un’entità massima pari alla differenza tra il sussidio ricevuto e i costi operativi. Un’opzione praticamente impossibile, invece, per tecnologie energetiche come il nucleare o il termoelettrico a carbone.
Gli analisti di WindEurope, che monitorano l’output eolico in Europa, hanno inoltre registrato i record orari di produzione in Europa (89,9 GW), in Germania (39,1 GW), in Polonia (5,1 GW) e in Norvegia (0,9 GW).
“Il nuovo record – spiega l’associazione in una nota stampa – può essere spiegato non solo con la continua espansione dell’energia eolica in Europa. È anche merito dei venti nordici particolarmente forti e di un’ondata di massa fredda proveniente dal Polo che ha attraversato l’Europa centrale, orientale e sudorientale”.