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Solo energia eolica per El Hierro, la più piccola delle Isole Canarie

El Hierro diventerà la prima isola al mondo ad essere energeticamente autosufficiente attraverso l'istallazione di 5 turbine eoliche ed un impianto idroelettrico a pompaggio,

Solo energia eolica per la più piccola delle Isole Canarie

 

(Rinnovabili.it) – E’la più piccola e meno conosciuta delle Isole Canarie, eppure sarà uno dei primi territori al mondo ad essersi guadagnato l’autosufficienza energetica grazie unicamente all’energia eolica e a quella dell’acqua. Parliamo di El Hierro, minuscola isola vulcanica al largo della costa atlantica dell’Africa, le cui forti raffiche di vento che soffiano sulle sue scogliere diventeranno la risorsa energetica numero uno per i suoi 10mila abitanti. A fine giugno saranno infatti completati i lavori  di istallazione di cinque turbine eoliche sulla punta nord-orientale di El Hierro, vicino alla capitale Valverde. A regime, la wind farm, grazie ad una potenza complessiva di 11,5 MW, potrà soddisfare la domanda elettrica di tutti gli isolani e nel contempo far funzionare i due impianti di desalinizzazione.

 

L’impianto è stato dotato anche di un sistema di stoccaggio energetico a pompaggio idrico, per immagazzinare l’energia in eccesso e impiegarla nei momenti in cui la domanda raggiunge il picco. Non è certamente la prima volta che si sente parlare di isole alimentate con il sole o con il vento ma, sostengono gli esperti, El Hierro sarà in assoluto il primo territorio al mondo a garantire una fornitura elettrica costante, combinando l’energia eolica e l’acqua e senza alcuna connessione ad una rete elettrica esterna. “El Hierro può essere considerato una sorta di laboratorio“, ha spiegato il ricercatore Alain Gioda, spiegando che l’isola intende estendere le sue credenziali ambientali anche oltre: entro il 2020 tutti i suoi 6.000 veicoli saranno elettrici grazie ad un accordo stipulato con l’alleanza Renault-Nissan.

 

Le autorità dell’isola possiedono il 60 per cento dell’impianto, mentre il 30 per cento è detenuto da la compagnia energetica spagnola Endesa – una controllata del gruppo italiano Enel – e il 10 per cento da un istituto di tecnologia locale. “Volevamo essere i proprietari della maggior parte degli impianti. Ciò significa che i profitti e le eventuali perdite saranno  responsabilità dei residenti dell’isola”.