(Rinnovabili.it) – “Al momento sono necessari da sette a nove anni per implementare progetti di eolico a terra in Francia. Il governo darà ai proprietari dei progetti i mezzi per dimezzare questa attesa, con l’ambizione di raddoppiare la capacità produttiva delle turbine onshore tra il 2016 e il 2023”. Così Sébastien Lecornu, Segretario di Stato al Ministero della Transizione ecologica e solidale presenta il primo risultato del “Plan de libération des énergies renouvelables”: 10 proposte, dedicate stavolta solo al settore dell’eolico, con cui il Governo Macron intende nuovo impulso alla produzione di energia pulita nazionale.
Il piano è frutto del gruppo di lavoro tecnico istituito dal ministero lo scorso anno a seguito di una serie di gravi ritardi sullo sviluppo degli impianti eolici: in questi anni, lo scontro tra sviluppatori e territorio ha bloccato nelle aule dei tribunali amministrativi quasi 10 GW di nuova potenza già autorizzata. Parigi ha così deciso di portare tutte le parti in causa allo stesso tavolo e ragionare su una soluzione che potesse unire crescita energetica e protezione della natura e della qualità di vita, mettendo d’accordo tutti: amministrazioni locali, ambientalisti, finanziatori e progettisti. “Le conclusioni presentate oggi soddisfano questo duplice obiettivo”, afferma Lecornu.
Il governo ha affermato che le riforme proposte dimezzeranno il tempo medio necessario a completare e collegare i progetti eolici alla rete elettrica francese. Tra gli strumenti suggeriti c’è la rimozione dell’appello ai tribunali amministrativi per le controversie sui progetti, la semplificazione delle norme inerenti il repowering dei parchi a fine vita, una rivalutazione delle zone adatte allo sviluppo dell’energia del vento e la distribuzione alle comunità interessate dai grandi parchi di una parte delle entrate provenienti dalle tasse all’eolico. Un ulteriore capitolo è esclusivamente dedicato al project financing delle wind farm. Il ministero è convinto di poter così sbloccare il potenziale francese e raggiungere al 2030 i 26 GW di eolico onshore installati sul territorio.
Come per l’energia eolica, presto saranno creati gruppi di lavoro anche sulla metanazione e l’energia solare.