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Crippa: “Il decreto rinnovabili elettriche non è chiuso”

Nuove limature al testo che è stato inviato dal MISE alle commissioni competenti del Parlamento. Saltano gli incentivi al biogas da discarica

decreto rinnovabili elettriche

 

Il Mise invia la bozza del Decreto Rinnovabili elettriche a Camera e Senato

(Rinnovabili.it) – Salvo il mini idroelettrico, cassato il biogas da discarica. L’ultima versione del decreto rinnovabili elettriche rivela ancora sorprese per il settore delle green energy (leggi anche Decreto rinnovabili 2018: le ultime modifiche agli incentivi fer). Il testo, inviato ieri dal Ministero dello Sviluppo al Parlamento, fa sua una delle richieste avanzate nei giorni scorsi dal dicastero dell’Ambiente: eliminare da aste e registri gli incentivi dedicati a impianti alimentati da gas di discarica. Ma, ci tiene a sottolineare il sottosegretario al Mise Davide Crippa, “il decreto non è chiuso”. Per ottenere la forma definitiva bisognerà aspettare ancora, motivo per cui l’inizio dei bandi di gara è stato prudentemente spostato da questo autunno all’inizio del 2019. “C’è una serie di questioni ancora da definire – ha aggiunto Crippa – come, ad esempio, gli impianti da realizzare su siti inquinati, l’obbligo di bonifica dei terreni e la salvaguardia per singola tecnologia, all’interno di gruppi di tecnologie concorrenti, per evitare penalizzazioni”.

 

Un lavoro, quello che aspetta il Dicastero, che sarà fatto anche tenendo conto dei commenti di associazioni e stakeholder. “Immaginiamo un incontro operativo per illustrare e condividere il Decreto rinnovabili elettriche  – spiega il sottosegretario – ma, soprattutto, per costruire una comunità di intenti senza la quale non riusciremmo a raggiungere nessuno degli obiettivi che ci siamo posti insieme all’UE”.

L’appuntamento è fissato per il prossimo 25 settembre. A partire dalle ore 15.00 di, il Salone degli Arazzi del Ministero dello Sviluppo Economico ospiterà dunque il faccia a faccia fra ministero dello Sviluppo, quello dell’Ambiente e Associazioni di categoria sullo schema del DM. “Si tratta di un provvedimento atteso da quasi due anni che ha comportato il blocco delle risorse dell’intero settore”, ha proseguito Crippa. “Abbiamo ritenuto necessario accelerare l’iter procedurale per rispondere alle richieste degli operatori introducendo questi momenti di confronto e assicurarci la piena operatività del sistema.”

L’ultima versione aggiornata del decreto rinnovabili elettriche è scaricabile qui