Rinnovabili

Ddl delegazione europea: novità per autoconsumo e rinnovabili

Ddl delegazione europea

Le novità “energetiche” del ddl delegazione europea 2019

(Rinnovabili.it) – Via libera dal Senato al ddl delegazione europea (pdf), il provvedimento destinato integrare nell’ordinamento nazionale 33 nuove direttive comunitarie; dalla celebre RED II dedicata alle fonti rinnovabili alle nuove norme contro pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare. Il testo aveva iniziato il suo iter a Palazzo Madama lo scorso 3 marzo 2020. Ne esce oggi rafforzato di una lunga serie di modifiche che intervengo anche su temi energetici e ambientali. A spiegare parte delle novità è il Senatore Gianni Girotto (M5S), Presidente della Commissione Industria, Commercio e Turismo al Senato che saluta il ddl delegazione europea come “un contributo concreto al settore della filiera green e alle imprese”. 

Leggi anche RED II e market design: ok da CdM a Legge di delegazione europea 2019

Girotto è il primo firmatario di alcuni emendamenti che toccano i due principali articoli sul fronte energia, ossia l’articolo 5 dedicato all’attuazione della direttiva sulle rinnovabili ( RED II 2018/2001) e l’articolo 12 riguardante quella del mercato interno dell’energia elettrica (2019/944).

Le modifiche in questione, spiega il senatore in una nota stampa, “determinano un incisivo stimolo alla realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili e agli interventi di efficienza energetica”. E individuano, inoltre, anche “alcuni criteri e principi per adeguare il quadro regolatorio ad un nuovo modello di mercato elettrico in linea con le regole europee, più efficiente e con costi di servizi ridotti grazie ad un aumento della concorrenza”. 

Ma cosa cambia nella sostanza? Nel dettaglio, in tema di localizzazioni di nuovi impianti rinnovabili, si introduce una nuova richiesta prevedendo che nell’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee siano rispettati i principi della minimizzazione degli impatti sull’ambiente, sul territorio e sul paesaggio. E si stabilisce un stabilisce un tempo massimo di 6 mesi per Regioni e Provincie autonome al fine di al fine individuare sui propri territori le aree idonee alle installazioni verdi.

Sono stati introdotti, inoltre, meccanismi semplificati per la contabilizzazione dell’energia nelle comunità energetiche. Un emendamento al Ddl delegazione europea stabilisce infatti che quota di energia condivisa, in quanto autoconsumata localmente, sia scorporata a priori e non rientri fra le voci oggetto di fornitura da parte dei venditori terzi.

Leggi anche Si apre la stagione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo

Sempre in tema di generazione distribuita, si prevede l’avvio di sperimentazioni per un graduale passaggio a un sistema di auto-dispacciamento. L’obiettivo è promuovere un ruolo più attivo dei gestori delle reti di distribuzione, valorizzando al meglio la produzione “non centralizzata”. Obiettivo da raggiungere anche tramite premi e penalità che stimolino produttori e consumatori a bilanciare le proprie posizioni a livello locale. L’utilizzo di modelli di tipo auto-dispacciamento – si legge nella nota di accompagno dell’emendamento – è già diffuso in Europa e appare necessario introdurlo progressivamente anche in Italia. 

All’Art.12  viene anche aggiunto tra le misure legate alla flessibilità della rete “l’attivazione di servizi di flessibilità e servizi ancillari anche di carattere standardizzato sulle reti di distribuzione”. Infine “viene introdotta – aggiunge Girotto – la valorizzazione dell’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili […] nel settore dei trasporti stimolando l’introduzione di ulteriori misure di semplificazione che sono necessarie per accelerare la realizzazione di una rete di infrastrutture di ricarica in grado di supportare la diffusione di veicoli elettrici”.

Leggi qui tutti gli emendamenti dedicati all’energia del ddl delegazione europea

Exit mobile version