Per capire se sia giusto o meno ridurre la quota degli incentivi Davey ha deciso di esaminare i costi effettivi dell'eolico onshore contrastando così le vecchie decisioni del Tesoro
(Rinnovabili.it) – Il Segretario britannico Ed Davey ha annunciato l’intenzione del governo di procedere ad una nuova analisi dei costi dell’eolico onshore nazionale. Da qui l’invito del Dipartimento dell’Energia alle imprese, affinchè collaborino inviando i dati in proprio possesso al fine di redigere una stima di settore che sia il più completa possibile. Le imprese, quindi, saranno chiamate a fornire delle recensioni dei costi dell’eolico di terra e del potenziale dei nuovi piani di sviluppo energetico. Il Segretario all’Energia e ai cambiamenti climatici Ed Davey ha quindi deciso di avviare un riesame dei costi all’inizio di settembre, dopo aver vinto una battaglia con il Tesoro circa l’entità dei tagli ai sussidi per l’eolico on-shore sotto il regime Renewables Obligation (RO). L’annuncio di luglio relativo alle sovvenzioni per il periodo 2013-2017 ha confermato la volontà di Davey di ridurre i sussidi del 10% da aprile 2013, senza accettare quindi i tagli più drastici proposti dal Cancelliere George Osborne.
Qualora con la ricerca si dovesse evidenziare un significativo cambiamento dei costi di produzione il governo potrebbe avviare un repentino cambio dei regimi di incentivazione da attivare già entro il 2014. Spaventati gli operatori del settore sono stati rassicurati dal governo che ha promesso, ad esempio, di non bloccare i sussidi per i progetti già in fase di costruzione.