Solare e eolico e biomassa daranno a Cuba l'energia di cui ha bisogna riducendo il consumo di petrolio e limitando le importazioni di combustibili fossili. Un aiuto all'ambiente e una mano all'economia nazionale
(Rinnovabili.it) – Nei progetti di Cuba risiede la voglia di aumentare la produzione di energia a basso impatto ambientale, ottenuta sfruttando fonti rinnovabili. Vento sole e canna da zucchero spiccano tra le principali risorse che il paese ha intenzione di considerare come valida alternativa allo sfruttamento delle fonti fossili. A dare le specifiche delle iniziative che il paese è pronto ad intraprendere il Ministro dell’Energia e delle Miniere Alfredo López Valdés, mentre il governo ha istituito una commissione per delineare una strategia che guidi gli investimenti nei diversi settori.
La decisione di ampliare la produzione di energia pulita è stata comunicata a seguito del completamento di uno studio di fattibilità che ritiene necessario per il paese ridurre la spesa per l’acquisto di combustibili fossili e suggerisce, come alternativa, la diffusione di impianti che producano energia senza inquinare.
Cuba, che ha all’attivo già diversi parchi eolici funzionanti, prevede di attivarne un altro nel corso del 2013, localizzato nel nord del paese, nella provincia di Las Tunas. Al momento sono invece in fase di realizzazione diversi impianti fotovoltaici in varie aree del paese, per una capacità complessiva di 10 MW ed è stata approvata la costruzione di due centrali elettriche alimentate dagli scarti della lavorazione della canna da zucchero. Di questi uno sarà realizzato a Matanzas (20 MW) mentre l’altro sarà allestito a Ciego de Avila (30 MW).