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Crescita record per l’eolico a stelle e strisce

(Rinnovabili.it) – Il credito federale d’imposta, l’incentivo economico statunitense riservato alla produzione di energia rinnovabile (PTC – Production Tax Credit), ha compiuto il miracolo. Il sistema tariffario, unitamente ai continui progressi tecnologi del comparto, ha fatto segnare all’eolico statunitense veri e propri record di crescita. Stando alla relazione di mercato dell’American Wind Energy Association (AWEA ) il primo trimestre del 2012 ha assistito all’istallazione di 1.695 MW per un totale di 788 turbine – in gran parte made in USA – che producono energia pulita in 17 stati. Il dato è del 52% superiore a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

“Nessun altro trimestre è stato così forte per l’industria eolica degli Stati Uniti”, ha commentato Denise Bode, CEO di AWEA. “Gli ultimi cinque anni sono stati caratterizzati da una stabilità politica senza precedenti, e il settore del vento ha risposto di conseguenza. L’energia eolica statunitense ha contribuito con il 35 per cento alla nuova capacità di generazione elettrica tra il 2007 e il 2011, e oggi impiega 75.000 persone”. In questi tre mesi la California è stato il primo stato tra i primi cinque mercati con 370 MW installati, seguito da Oregon (308 MW), Texas (254 MW), Washington (127 MW) e Pennsylvania (121 MW). In termini di crescita, il primo posto va invece al New Hampshire, cresciuto del 388%, seguito, ma da lontano, dall’Arizona, cresciuta “eolicamente” del 72%.

Ma nonostante il successo dell’industria, nel futuro dell’eolico americano soffiano venti di incertezza. Il PTC, che mantiene basse le tasse su una delle maggiori fonti di nuovi posti di lavoro americani e gode di un ampio sostegno bipartisan, è destinato a scadere alla fine dell’anno e già oggi, spiega l’Associazione, il comparto sta soffrendo gli effetti di questa esitazione politica. Un recente lo studio ha rilevato che estendere il PTC consentirà all’industria di crescere fino a 100.000 posti di lavoro in soli quattro anni, mentre il mancato rinnovo determinerà il licenziamento di ben 37.000 impiegati.

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