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Cile: i prezzi di eolico e fotovoltaico scendono ancora più in basso

L’ultima asta cilena si è chiusa con un prezzo medio di 32,5 dollari il MWh. In tre anni il Paese ha tagliato i costi dell'energia rinnovabile del 75%

 eolico

 

(Rinnovabili.it) – Il Cile continua a spingere in basso il prezzo dell’energia rinnovabile. L’ultima asta energetica dedicata a eolico e fotovoltaico si è chiusa in questi giorni con le ennesime offerte record: prezzi stracciati che tolgono, seppure per poco, il primato conquistato nei mesi scorsi dagli Emirati Arabi Uniti.

Va fatta una precisazione: dopo averla annunciata, il governo ha dovuto rimettere mano alla gara per ridurne le dimensioni. Nel dettaglio si è passati da un bando per comprare 4,2 TWh l’anno a 2,2 TWh/l’anno con contratti ventennali; questo essenzialmente a causa di un calo della domanda, a sua volta determinato dal rallentamento dell’economia nazionale e da una serie di grandi clienti passati a contratti diretti con i produttori.

 

Il minor volume ha dato comunque risultati interessanti grazie a un prezzo medio offerto di soli 32.5 dollari il MWh a fronte di una capacità di 600 MW da eolico e fotovoltaico messi insieme. Il vero record, tuttavia l’ha segnato la filiale locale dell’Enel con un’offerta di appena 21,48 dollari il MWh, vincendo il 54% della domanda in gara. “Questo prezzo dell’energia è una pietra miliare nel settore”, ha commentato il ministro dell’energia, Andrés Rebolledo, sebbene il record potrebbe presto passare nelle mani dell’Arabia Saudita (Leggi anche In Arabia Saudita il prezzo dell’energia solare segna un nuovo record).

 

Una fetta (25%) se l’è aggiudicata anche la Verano Capital che, attraverso una nota stampa, fa sapere come il suo progetto solare da 47 MW – a cui saranno accoppianti anche impianti eolici – abbia vinto grazie ad un prezzo di 25,38 dollari il MWh: il più basso della storia per questa tipologia di offerta combinata. Il resto è stato assegnato ad Atacama Solar (10%), Cox Energia (6%) e Atacama Energy Holdings (5%). I contratti varranno per 20 anni a partire dal 2024.

 

Il Governo cileno è particolarmente soddisfatto del risultato. I costi sono stati ridotti fino al 75 per cento rispetto alla prima asta rinnovabile del Paese, nel 2015, e Santiago si aspetta che i prezzi al consumo scenderanno di quasi il 50 per cento una volta che tutti questi impianti saranno completati e allacciati alla rete, ossia nel 2024. Nel 2014, ha aggiunto Rebelledo “l’obiettivo proposto dal presidente Bachelet era di ridurre i prezzi energetici del 25%, oggi possiamo dire con grande calma, trasparenza e soddisfazione, che siamo riusciti ad abbassare il prezzo dell’energia del 75% negli ultimi tre anni”.