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Certificati verdi, quella bozza che non piace all’Aper

L’associazione boccia a gran voce l’ipotesi di una dilazione di sei mesi nel pagamento dell’incentivo sulla produzione già effettuata

(Rinnovabili.it) – Novità sul Decreto attuativo in materia di rinnovabili. Nel testo che riporta l’aggiornamento del sistema incentivante per tutte le FER elettriche ad esclusione del fotovoltaico, compare una nuova norma dagli effetti poco rassicuranti per il comparto delle green energy nostrane. Stando a quanto denunciato dall’Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili (Aper), la bozza del provvedimento – ufficiosamente in circolazione – introdurrebbe una dilazione di sei mesi nel pagamento dei certificati verdi da parte del GSE sulla produzione già effettuata nel 2011. La scadenza temporale passerebbe così dal 30 giugno 2012 a fine dicembre 2012.

“Potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso e mette definitivamente e inesorabilmente in crisi l’intero comparto delle rinnovabili “ afferma il Presidente di APER, Agostino Re Rebaudengo. “Un rinvio questo – commenta il Presidente di APER – che non solo metterebbe in crisi di liquidità le aziende, ma renderebbe impossibili i pagamenti di mutui e rate bancarie. Assistiamo ancora una volta quindi all’ennesimo dispositivo retroattivo che cambia le regole del gioco in corsa, oltretutto in un momento di enorme difficoltà dell’accesso al credito bancario, a danno di aziende che hanno messo a punto le proprie attività con precisi business plan economico-finanziari, mettendone a rischio l’esistenza stessa”.