L’associazione boccia a gran voce l’ipotesi di una dilazione di sei mesi nel pagamento dell’incentivo sulla produzione già effettuata
“Potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso e mette definitivamente e inesorabilmente in crisi l’intero comparto delle rinnovabili “ afferma il Presidente di APER, Agostino Re Rebaudengo. “Un rinvio questo – commenta il Presidente di APER – che non solo metterebbe in crisi di liquidità le aziende, ma renderebbe impossibili i pagamenti di mutui e rate bancarie. Assistiamo ancora una volta quindi all’ennesimo dispositivo retroattivo che cambia le regole del gioco in corsa, oltretutto in un momento di enorme difficoltà dell’accesso al credito bancario, a danno di aziende che hanno messo a punto le proprie attività con precisi business plan economico-finanziari, mettendone a rischio l’esistenza stessa”.