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Taranto: inaugurato Beleolico, primo impianto eolico marino d’Italia e del Mediterraneo

Realizzato Renexia con un investimento di 80 milioni, produrrà energia sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuo di 60 mila persone

impianto eolico marino Italia
Credits: Renexia

Taglio del nastro per il primo impianto eolico marino d’Italia

(Rinnovabili.it) – Ci sono voluti ben 14 anni ma Beleolico ce l’ha fatta. Il primo impianto eolico marino d’Italia e del Mediterraneo è finalmente completo ed allacciato alla rete elettrica, pronto a produrre energia pulita. Il lungo e faticoso percorso della sua realizzazione si chiude oggi con l’inaugurazione ufficiale nel molo polisettoriale di Taranto e la piena soddisfazione di Renexia, la società costruttrice.

“Il completamento di quest’opera – ha commentato Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia (società del Gruppo Toto) – centra un duplice obiettivo, da una parte la soddisfazione per aver realizzato il primo parco eolico marino in Italia e nel Mar Mediterraneo, dall’altra la consapevolezza che il nostro approccio, basato sulla condivisione, possa contribuire alla creazione di un nuovo protocollo che coniughi tecnologia e attenzione all’ambiente”.

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Beleolico, 10 turbine a largo della costa

Il parco, realizzato a circa 100 metri dalla costa tarantina, conta 10 turbine per una potenza complessiva di 30 MW. E una produzione stimata di oltre 58mila MWh in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di 60mila persone in un anno. Per la distribuzione dell’energia Renexia ha costruito una sottostazione di allaccio in località Torre Triolo, a pochi km dall’area portuale.

 All’inaugurazione hanno preso parte anche il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, Sergio Prete, il Presidente di Acciaierie d’Italia, Franco Bernabè, il Presidente Legambiente, Stefano Ciafani, l’ambasciatore cinese in Italia Li Junhua e la consigliera economica Agnes Agterberg dell’ambasciata olandese.

“Scusate il ritardo”

“Dopo 14 anni di ritardi e ostracismi istituzionali – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – finalmente a Taranto parte il primo impianto eolico marino del mar Mediterraneo. È un caso emblematico della via crucis autorizzativa del nostro Paese […] in Italia sono tanti i progetti sulle rinnovabili bloccati per eccessiva burocrazia, no delle amministrazioni locali, pareri negativi delle Sovrintendenze, moratorie delle Regioni, proteste dei comitati locali e di alcune associazioni ambientaliste. Tutto ciò è inammissibile”.  

Beleolico

Durante l’inaugurazione l’associazione ha organizzato un flash mob con lo striscione “Scusate il ritardo con l’obiettivo di lanciare un doppio appello al governo. Il primo indirizzato al premier Mario Draghi affinché vari al più presto un nuovo decreto sblocca rinnovabili. Il secondo per il ministro della Cultura Dario Franceschini affinché indirizzi le sovrintendenze, inclusa quella speciale sul Pnrr, “a non ostacolare più la transizione ecologica”. “Ogni progetto viene bocciato a prescindere“, scrive Legambiente in una nota stampa. “Serve un cambio culturale perché le rinnovabili modificheranno alcuni paesaggi ma ne miglioreranno altri, come quelli dove saranno smantellate le centrali termoelettriche con le loro alte ciminiere, e aiuteranno a combattere crisi climatica e smog”. 

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