A parità di estensione una centrale eolica produce molta più energia di un impianto a carbone e lascia la possibilità di sfruttare il territorio per pascoli o coltivazioni
(Rinnovabili.it) – In Australia le centrali a carbone occupano molto più terreno degli impianti eolici e a parità di territorio consumato producono molta meno energia. Anche se le pale eoliche si estendono su una vasta area, calcolata prendendo in considerazione sia le basi di cemento dei rotori sia le strade realizzate per il trasporto dei dispositivi e per il loro raggiungimento in caso di manutenzione, tutto il resto della superficie riesce a mantenere il suo uso naturale ospitando pascoli e coltivazioni.
In Australia infatti le centrali eoliche sottraggono agli usi tradizionali esclusivamente l’1% della superficie totale dedita ad ospitare gli impianti, e anche quella porzione di territorio utilizzata per posizionare la pala non è terreno completamente perduto visto che le strade di accesso e i terreni circostanti possono essere usate dagli agricoltori. La centrale Bald Hills Wind Farm, in fase di costruzione su un terreno di pascolo presso Victoria, avrà 52 turbine posizionate su circa 1.750 ettari, con una capacità totale di 104 megawatt risulta essere meno impattante della centrale a carbone Hazelwood, che da sola produce il 9% delle emissioni inquinanti del comparto elettrico, che causa malattie alla popolazione esposta agli inquinanti e ai dipendenti della centrale.
Dai rilevamenti effettuati si è quindi capito che la centrale eolica riuscirà a produrre un quantitativo di energia sette volte superiore per metro quadrato rispetto alla centrale a carbone.
Secondo la Australian Wind Energy Association il carbone australiano richiede circa 2,7 volte più terra per unità di energia elettrica prodotta dell’energia eolica.