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Australia, potrebbe produrre il 200% del fabbisogno dalle fer

Gli esperti dell’Australian-German Energy Transition Hub mostrano, in un nuovo rapporto, le potenzialità del Paese nel percorso di decarbonizzazione economica

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Credit: Australia Day – (CC BY 2.0)

 

Grazie alle fer l’Australia potrebbe divenire una superpotenza energetica

(Rinnovabili.it) – L’Australia potrebbe soddisfare completamente il suo fabbisogno elettrico con le fonti rinnovabili (fer) e possedere allo stesso tempo abbastanza energia pulita per divenire un esportatore “verde” internazionale. Ne sono fermamente convinti gli esperti dell’Australian-German Energy Transition Hub, che in nuovo rapporto (testo in inglese) mostrano le potenzialità del Paese nel percorso di decarbonizzazione economica. L’Hub nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento degli affari esteri australiano e il Ministero federale tedesco per l’Istruzione e riunisce ricercatori, esperti di settore, governo e comunità con l’obiettivo di individuare e risolvere le sfide della transizione energetica.

 

L’ultimo lavoro pubblicato dal centro presenta una serie di scenari in cui l’Australia utilizza le sue ampie risorse rinnovabili per garantire una fornitura di elettricità domestica affidabile ed economica e allo stesso tempo per spostarsi verso la neutralità climatica. Nel dettaglio, i ricercatori hanno esaminato sei scenari per l’economia australiana che vanno dallo status quo – che considerava solo le attuali politiche climatiche ed energetiche – ad uno di “leadership + esportazione”, che presuppone invece una profonda decarbonizzazione in settori quali elettricità, trasporti e industria.

Secondo gli autori, nella migliore delle ipotesi, la Nazione potrebbe entro la metà del secolo riuscire a produrre fino al 200% della sua domanda elettrica attraverso le fer ad un prezzo medio simile o inferiore a quello odierno, assumendo il ruolo di superpotenza energetica.

 

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Credit: Australian-German Energy Transition Hub

 

Le basi di partenza ci sono e sono ben radicate. In questi anni, infatti, i prezzi elevati del gas e la chiusura delle vecchie centrali elettriche a carbone hanno contribuito a far aumentare il costo dell’elettricità fossile, favorendo le fer. Oggi, la forma più economica per la nuova produzione elettrica in Australia è l’eolico, e il fotovoltaico, soprattutto quello, della generazione distribuita, è pronto ad occupare il secondo posto del podio (leggi anche Il più grande mercato dell’accumulo residenziale? Sarà l’Australia). Nono solo: negli ultimi due l’idrogeno si è guadagnato un rinnovato interesse a livello nazionale come vettore energetico e dai primi progetti locali si è velocemente passati ad un maxi piano di esportazione verso i Paesi dell’Asia Pacifico.

Il percorso verso il 200% di rinnovabili è tuttavia connesso anche a diverse variabili della transizione energetica mondiale. “Un driver fondamentale è che il mondo decida essenzialmente di fare qualcosa per il cambiamento climatico”, ha affermato Dylan McConnell, ricercatore presso l’Università di Melbourne e uno degli autori del rapporto. “La domanda di idrogeno si basa essenzialmente sulla profonda decarbonizzazione mondiale”.

 

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