(Rinnovabili.it) – Ottocento megawatt di eolico a terra, trenta di eolico off shore, cinquanta di energia dalle biomasse e venti di geotermia. Questa i contingenti di potenza assegnati nelle aste rinnovabili del DM 23 giugno 2016, di cui oggi il Gestore dei Servizi energetici (GSE) pubblica le graduatorie.
Dalla lista rimane fuori il solare termodinamico, dal momento che l’unico impianto – il progetto da 20 MW della Mf Energy nel comune di Aidone (provincia di Enna) – è stato escluso per motivi ancora non comunicati dal GSE. Via libera invece agli altri settori, tra progetti approvati e respinti, e soprattutto via libera all’eolico marino. È stato ammesso il primo impianto italiano di questo tipo, i 30 MW della Beleolico, anche se il Gestore ci tiene a sottolineare che l’inclusione non garantisce di per sé l’accesso agli incentivi. Per l’effettivo riconoscimento, il GSE dovrà infatti verificare il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa. Il progetto di Beleolico – che si aggiudica tutto il contingente messo all’asta per la categoria, è stato sbloccato meno di un anno fa dopo un fermo di quasi cinque anni. Il comune di Taranto aveva bloccato le procedure autorizzative e la battaglia legale si è risolta definitivamente solo nel 2015 con il pronunciamento del Consiglio di Stato.
Se per l’eolico offshore sarà una prima volta, ben più consolidata è la storia dell’eolico onshore che ancora una volta concentra quasi tutta la sua potenza di fuoco nel Sud Italia. Basilicata, Campania Puglia, Sicilia concentrano la maggior parte degli impianti ammessi in graduatoria
In questo caso però non tutti sono progetti ex novo. Alcuni sono parchi già esistenti e in funzione che saranno oggetto di revamping. Lo spiega E2i Energie Speciali, società che vede ammessi ben 7 impianti per un totale di 150 MW. E2i è una partecipata di Edison, EdF Energies Nouvelles e F2i; attualmente è il terzo operatore eolico in Italia grazie ad un portafoglio da 600 MW. Delle sette wind farm di nuova incentivazione, tre sono progetti di integrale ricostruzione che riguardano parchi già in esercizio da circa 15 anni: in Basilicata, nel Comune di Vaglio di Basilicata (PZ), dove gli attuali 20 aerogeneratori saranno sostituiti da sole 8 turbine e la potenza installata dagli attuali 12 MW passerà a 20 MW, e in Abruzzo, nei Comuni di Castiglione Messer Marino e di Schiavi d’Abruzzo, dove 59 aerogeneratori per una potenza complessiva di 35MW verranno sostituiti con 16 turbine da 3.3MW per una potenza complessiva di 52.8 MW.