Dopo i record per l’eolico offshore, Berlino stupisce di nuovo con i risultati della prima asta per wind farm a terra
Asta eolica onshore, in Germania trionfano i community project
(Rinnovabili.it) – Il passaggio delle rinnovabili tedesche dalla remunerazione feed-in-tariff al meccanismo delle aste sta premiando soprattutto i cittadini.
E non solo perché i vincitori del primo round sull’eolico offshore hanno presentato offerte senza incentivi (che significa zero oneri sulle bollette dei consumatori). La prima asta eolica onshore della Germania ha svelato, infatti, tutta la passione dei suoi abitanti per l’energia pulita. In gara c’era una capacità combinata di 807 MW eolici: tutti impianti a terra, per i quali le offerte vincitrici si sono aggirate intorno ai 57,1 euro al MWh (0,057 euro per kWh).
Cosa c’entrano con questo i cittadini tedeschi? Semplice, 65 delle 70 offerte vincenti arrivavano dai cosiddetti “community project”, cooperative di consumatori impegnati a investire nelle rinnovabili per realizzare impianti di comunità. A riferirlo è la Bundesnetzagetur, l’Agenzia federale della rete elettrica che, attraverso la voce del suo presidente Jochen Homann, spiega “La prima asta eolica onshore è stata un successo. Il livello di concorrenza piacevolmente alto ha consentito di accettare un’offerta media di 5,71 centesimi”.
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L’attenzione dei tedeschi per le rinnovabili non dovrebbe sorprendere più di tanto. Il paese ha da tempo promosso un approccio orientato al consumatore per lo sviluppo delle fonti pulite. La stessa asta eolica onshore ha visto regole ad hoc per promuovere la partecipazione dei community project. Come si legge sul sito dell’agenzia tedesca, alle “Bürgerenergiegenossenschaft”, le cooperative energetiche di comunità, sono stati richiesti specifici requisiti di forma societaria da impostare attraverso semplice autocertificazione. Inoltre, ai cittadini – a differenza di tutti gli altri offerenti – è permesso presentare offerte per i progetti ancora prima di ricevere l’approvazione ai sensi della legge federale sugli effetti ambientali dannosi degli impianti. Infine, i progetti presentati dalle comunità di cittadini possono avere di 24 mesi di tempo extra sui trenta previsti, prima di dover completati. Di conseguenza tutto l’iter burocratico in merito ai tempi di esecuzione e conseguimento degli obiettivi è stato posticipato.
Le aste tedesche segnano ulteriormente l’importante momento storico che stanno vivendo gli investitori energetici e i consumatori. Come spiega Matthew DaPrato, direttore di GTM Research “si sta andando verso un punto in cui la tecnologia è competitiva, e questo rappresenta un grande traguardo per mercati come la Germania e la Spagna”. Il nuovo meccanismo delle aste, che ha contagiato anche l’Italia, ha permesso di rinvigorire “alcuni mercati europei e di capitalizzare i loro precedenti investimenti ad un prezzo più competitivo”.
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