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Aracnocóptero, il drone che sorveglia le pale eoliche

Arancoptero(Rinnovabili.it) – Impiegati da Google per combattere il digital divide e dalla Cina per disperdere l’inquinamento, i droni scendono nuovamente in campo assicurando alle centrali eoliche una supervisione veloce ed efficiente.
Il nuovo dispositivo presentato a Barcellona il mese scorso è stato battezzato Aracnocóptero e si occupa dell’ispezione delle turbine al fine di garantirne il regolare funzionamento. Sviluppato dalla Arbórea Intellbird, spin off dell’Università di Salamanca di cui fa parte anche Iberdrola, il drone è dotato di telecamere e sensori ad alta risoluzione per controllare le turbine in volo senza bisogno di un pilota riducendo così tempi di scansione e costi di supervisione.

Con la forma che simula un ragno, il drone ha un’autonomia di volo di 35 minuti e viene gestito grazie ad un joystick consentendo interventi di manutenzione immediati in caso di guasto o erosione dei rotori, fornendo agli operatori a terra una serie dettagliata di immagini registrate dalla telecamera che permettono la facile individuazione degli interventi necessari.

Fino ad oggi la manutenzione ha richiesto l’istallazione di una gru e la presenza di un operatore in grado di rilevare i danni e i malfunzionamenti, la presenza di un drone telecomandato oltre a garantire una rilevazione più veloce dei danni garantisce interventi più rapidi e l’abbattimento dei relativi costi con la possibilità di spostare il dispositivo semplicemente caricandolo nel portabagagli di una comune automobile
Per realizzare il progetto è stato necessario un investimento di circa mezzo milione di euro fornite da Iberdrola e dal Centro per lo Sviluppo Tecnologico Industriale (CDTI), un’agenzia del Ministero dell’Economia e Competitività.

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