Esaminando vari studi l'Anev sfata il mito secondo cui sarebbe l'eolico la vera minaccia per la scomparsa dell'avifauna
Esaminando un altro studio dal titolo Bird–building collisions in the United States: Estimates of annual mortality and species vulnerability si evince che solo negli Stati Uniti la percentuale degli uccelli morti a causa di scontri con gli edifici è davvero elevata. Si tratterebbe addirittura di un numero compreso tra 365 milioni e 988 milioni quello degli uccelli che ogni anno perdono la vita a causa di collisioni con edifici e case, numeri che hanno spinto i costruttori ad adottare escamotage per ridurre il numero di questi incidenti.
“Che le turbine eoliche abbiano un impatto negativo sull’avifauna, provocando addirittura delle stragi, rientra tra i cosiddetti falsi miti dell’eolico, creati dai nemici dell’eolico, che tanto temono la diffusione di una tecnologia in grado di produrre energia elettrica pulita e amica dell’ambiente” riporta Anev ricordando anche quanto affermato dall’ente inglese per la protezione degli uccelli (Society for the Protection of Birds – RSPB) “I Cambiamenti climatici rappresentano la più grande minaccia a lungo termine per i volatili e per altre specie. Quella eolica è la tecnologia più avanzata tra le rinnovabili, disponibile in larga scala oggi. La RSPB supporta la crescita significativa della produzione di energia eolica onshore e offshore nel RegnoUnito.”
Addirittura il WWF, riconoscendo l’enorme contributo dell’eolico nel contrasto al cambiamento climatico ne evidenzia le doti più che l’impatto negativo sull’avifauna, racchiuse nel A Climate Risk Report. Bird Species and Climate Change. The Global Status Report) dove viene ricordando il contributo negaivo dell’innalzamento della temperatura su molte specie di volatili che non riescono più a riprodursi e sottolineando come al momento siano ben 985 le specie di volatili in via di estinzione e la fonte eolica permette di risparmiare 5 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.