(Rinnovabili.it) – L’Europa sta per decidere i nuovi target energetici e climatici al 2030, al centro delle discussioni che si svolgeranno il 20 e 21 marzo prossimi, le nuove quote obbligatorie di produzione di energia da fonti rinnovabili e la riduzione della CO2. In questo contesto ANEV, Associazione Nazionale Energia Eolica, ha lanciato la nuova campagna online “Target europeo 2013 – sosteniamo l’eolico in Europa!”.
Come è noto i nuovi obblighi comunitari dovrebbero puntare ad ottenere il 27% dell’energia da fonti rinnovabili entro il 2030, un obiettivo che secondo ANEV risulta poco efficace visto che non impone ai singoli stati alcuna percentuale da raggiungere. Per queste ragioni l’Associazione ha voluto chiedere alle Istituzioni un impegno più rigido e importante nei confronti di un mercato, quello delle rinnovabili, che ha bisogno di fiducia da parte degli investitori per continuare ad andare avanti e creare sviluppo e nuovi posti di lavoro oltre che benefici ambientali e riduzione dell’impatto inquinante generato dal settore.
Ad oggi in Italia il settore eolico , ricorda ANEV, dà lavoro a 34mila persone con la possibilità di salire a 67mila nel 2020 e soprattutto nel Sud Italia, dove la disoccupazione fa registrare il tasso più elevato.
Per questo l’Associazione va contro la decisione di un obbligo comunitario collettivo ricordando invece che sostenere un settore prolifico come quello del vento che può fare molto per il paese sia in termini economici, che di riduzione della produzione di CO2, oltre che per l’incremento della quota di energia verde.
In attesa del Consiglio Europeo l’ANEV spera che si possa raggiungere un accordo che preveda almeno il 45% di incremento delle FER e target differenti per ogni singolo stato. Per questo è stato anche chiesto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi di rispettare quanto annunciato durante il suo discorso al Senato e puntare sulle rinnovabili per creare nuovi posti di lavoro riducendo anche la burocrazia in modo da favorire la crescita del settore e favorire il fluire degli investimenti nel settore