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AIE: la produzione energetica mondiale è “sporca”

(Rinnovabili.it) – La produzione energetica mondiale è stata definita “sporca”, questo il contenuto del rapporto “Tracking Clean Energy Progress” dell’AIE, International Energy Agency diffuso grazie all’ANEV che ha messo in evidenza il contributo positivo dell’eolico. Lo ha dichiarato il Direttore esecutivo dell’Agenzia, Maria van der Hoven, affermando che il processo di decarbonizzazione del settore vive al momento una fase di stallo.

Nonostante tutte le economie siano attive nella riduzione dell’impatto negativo della produzione energetica nel 1990 il settore ha prodotto 2,39 tonnellate di CO2 per tep, mentre nel 2010 il calcolo ha portato ad un risultato inferiore pari a 2,37, un calo minimo dovuto probabilmente ad una carenza normativa. Ma c’è bisogno di una produzione energetica più pulita, meno impattante, unico modo per ridurre le emissioni climalteranti che stanno causando l’innalzamento della temperatura globale.

Per questo il direttore ha cercato di far capire quanto sia necessario intervenire per diffondere tecnologie meno inquinanti in modo che si riesca a rallentare le conseguenze negative del cambiamento climatico.

In Europa la causa di un rilascio ancora abbondante di emissioni inquinanti sarebbe attribuibile a regimi a regimi di incentivazione ancora riservati alle fonti fossili mentre le fonti rinnovabili non godono degli stessi privilegi. Ma le fonti rinnovabili hanno un elevato potenziale: il rapporto rivela che 100 GW di potenza eolica istallata sono in grado di generare energia sufficiente a soddisfare i bisogni di 57 milioni di famiglie all’anno senza inquinare. La stessa potenza ottenuta con il carbone emette invece 219.5 Mt di CO2, mentre il gas produrrebbe 97.8 Mt di CO2.

 

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