(Rinnovabii.it) – Ha preso formalmente il via il lavoro dell’Osservatorio permanente della regolazione energetica, idrica e del teleriscaldamento, lo strumento nato per incrementare la partecipazione degli stakeholder ai processi decisionali dell’Autorità, con particolare riferimento alla regolazione dei mercati e delle infrastrutture nonché alla tutela dei consumatori.
L’Osservatorio permanente – formato dalle associazioni di categoria rappresentanti gli operatori, tra cui la FIPER (Federazione italia produttori da fonti rinnovabili), le associazioni dei consumatori domestici e industriali – si propone di rendicontare l’operato dell’Autorità (la cosiddetta accountability), favorendo l’acquisizione di dati e informazioni che possano concorrere alla formazione di elementi utili per l’eventuale predisposizione dell’analisi dell’impatto della regolazione.
Nella prima riunione a Milano, presieduta da Guido Bortoni, presidente AEEGSI sono stati istituiti quattro gruppi di lavoro permanenti: energia elettrica, gas, sistemi idrici, teleriscaldamento. A questi si aggiunge un quinto gruppo di lavoro di natura temporanea e riguardante l’efficienza energetica. Tra gli obiettivi dell’osservatorio c’è anche quello di favorire la formulazione di proposte finalizzate alla predisposizione di documenti di consultazione su materie sottoposte alla regolazione dell’Autorità. Infine dovrà acquisire, da parte dei rappresentanti delle associazioni dei consumatori, utenti e clienti finali, elementi utili ai fini della valutazione dei risultati effettivamente conseguiti dall’attuazione degli impegni di cui all’articolo 45, comma 3, del decreto legislativo 1° giugno 2011, n. 93. 2.2.
“Auspichiamo che questo Osservatorio – commenta Righini, presidente Fiper, al termine dei lavori – possa avviare in tempi brevi un confronto costruttivo con l’Autorità e il Ministero dello Sviluppo Economico per risolvere l’attuale incertezza legata alla definizione del servizio di teleriscaldamento”.
Si ricorda che le attività svolte dall’Osservatorio non sono sostitutive delle audizioni periodiche e speciali di né delle consultazioni pubbliche.