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Enea fa tesoro delle prospettive energetiche della IEA

Presentato a Roma il rapporto della IEA che mette in evidenza le opportunità di sviluppo del settore energetico di cui Enea sta facendo tesoro per ottenere la decarbonizzazione del settore energetico

Enea(Rinnovabili.it) – In 40 anni la domanda energetica è raddoppiata. Lo mette in evidenza la IEA, Agenzia internazionale dell’Energia nel rapporto pubblicato stamane a Roma dal titolo Energy Technology Perspectives 2014.

Per arrivare ad un sistema energetico low carbon, viene spiegato nel rapporto, ci sono strade alternative che offrono differenti soluzioni accomunate da un unico obiettivo. Presentando le alternative la IEA vuole far capire le reali opportunità che i governi possono cogliere per veder migliorato non solo l’approvvigionamento energetico, ma anche l’intero sistema economico e di distribuzione.

In ognuno degli scenari proposti la quota di energia elettrica cresce almeno di un quarto rispetto al totale della domanda energetica mentre le emissioni inquinanti arrivano a diminuire anche del 90% rispetto a quanto registrato nel 2011.

 

Nel corso della presentazione l’ENEA ha potuto dare visibilità ai progetti che stanno andando avanti con la collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico per realizzare gli obiettivi di monitoraggio sullo stato e sulle prospettive di sviluppo delle tecnologie energetiche in Italia.

 

Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA, ha evidenziato: “L’Italia è tra i paesi più dinamici nel campo della ricerca energetica, con l’ENEA in prima fila nel trasferimento dei risultati di tali attività al sistema produttivo nazionale. La nostra industria, però, sconta un basso livello di competitività a livello internazionale, sia per gli scarsi investimenti in innovazione, accentuati dalla crisi economica, che per il costo dell’energia. Il programma di monitoraggio che l’ENEA sta sviluppando potrà indirizzare le scelte in campo tecnologico del Paese per raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione del sistema energetico nel breve e lungo periodo e contemporaneamente favorire l’innovazione del nostro sistema industriale, attraverso la scelta di tecnologie in grado di accrescere la competitività e di conseguenza l’occupazione”.