Il miliardario sudafricano parla agli studenti della Sorbona e spiega perchè la tassazione del carbonio farebbe una differenza enorme nella lotta al climate change
(Rinnovabili.it) – Una carbon tax per dimezzare il tempo di transizione verso le rinnovabili a livello mondiale. E’ questa la ricetta del Ceo di Tesla Motors, Elon Musk, per affrontare i cambiamenti climatici. Parlando agli studenti della Sorbona, a Parigi, il celebre imprenditore sudafricano è entrato nel vivo della questione climatica dimostrando ancora una volta quanto sia convinto della green revolution. “Stiamo per uscire dall’Era dei combustibili fossili. E’ inevitabile”, ha affermato Musk strenuo sostenitore che non sia più una questione di “se”, bensì di “quando”.
D’altra parte che il magnate ci creda davvero lo dimostrano i fatti: quelli che hanno portato alla realizzazione della Gigafactory di batterie Tesla alimentata solo con rinnovabili o quelli che stanno facendo progredire il futuristico progetto Hyperloop. E dal palco della famosa università parigina, Musk si fa apostolo delle rinnovabili spiegando la propria visione di una transizione energetica di successo. Si parte da una semplice constatazione: il ciclo del carbonio è stato sbilanciato a partire dall’era industriale a causa delle attività inquinanti dell’uomo. Le emissioni sono cresciute in modo esponenziale, eppure l’umanità ancora rimanda la transizione verso un modello energetico pulito. Perché?
In un mercato “sano”, spiega il CEO di Tesla, se un operatore economico produce un beneficio per la società di 10 euro e una perdita di 4 euro, l’utile netto dovrebbe essere epurato da quel danno riducendosi a 6 euro . “Questo non è ciò che sta accadendo oggi”, afferma Musk.
Siamo in un mercato che “non funziona” perché questo stesso operatore economico che produce 10 euro a vantaggio della società e 4 euro di danni, ricevono oggi 10 euro di profitti netti. E ciò per un semplice motivo: questi 4 euro non sono tassati. Non prendiamo in considerazione le cosiddette “esternalità negative“.
“In questo momento abbiamo una struttura di incentivi che è stato progettata per rallentare (l’abbandono dei combustibili fossili)”, ha aggiunto Musk. “Se i paesi si impegnassero a creare una carbon tax o cap and trade, reale e non debole e annacquato, sono convinto che potremmo assistere ad una transizione (all’energia pulita) che richieda da 15 a 20 anni, rispetto ai 40-50 che ci vorrebbero allo stato attuale. Mettendo un prezzo al carbonio, correggeremo l’errore. Qualsiasi prezzo sarà migliore rispetto allo zero che abbiamo adesso”.