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Eliminazione graduale del carbone: in Germania ok all’accordo

La cancelliera Merkel e i leader di Brandeburgo, Sassonia, Renania settentrionale-Vestfalia e Sassonia-Anhalt hanno concordato un piano per la disattivazione delle centrali a carbone. Sebbene manchino ancora i dettagli sui tempi e i sussidi, la Germania cercherà di anticipare il completamento del phase out al 2035, tre anni prima del previsto.

Eliminazione graduale del carbone
Credits: Herbert Aust da Pixabay

Il governo tedesco darà 40 miliardi di sussidi agli Stati federati per l’eliminazione graduale del carbone.

 

(Rinnovabili.it) – La Germania ha raggiunto un accordo con le regioni più colpite dal piano nazionale di eliminazione graduale del carbone entro il 2038. Il piano è il cuore del processo di decarbonizzazione tedesco, volto a raggiungere l’obiettivo di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra al 55% rispetto ai livelli registrati nel 1990. L’accordo tra governo centrale e regioni (Länder o Stati federati) consiste in aiuti per circa 40 miliardi di euro ma, secondo le fonti di Reuters, non sono ancora stati esplicitati i dettagli su quando le centrali a carbone saranno chiuse e sulle compensazioni che otterranno le utility che le gestiscono.

 

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Nel documento di tre pagine, si legge che la cancelliera Angela Merkel e i leader di Brandeburgo, Sassonia, Renania settentrionale-Vestfalia e Sassonia-Anhalt hanno concordato un piano per la disattivazione delle centrali a carbone. Ciò implica, inevitabilmente, chiudere anche le miniere che le alimentano, producendo un incremento nei costi del cosiddetto phase out. Inoltre, viene dichiarato che nel 2026 e nel 2029 il governo verificherà la produzione energetica del paese da fonti rinnovabili, al fine di valutare la possibilità di completare il processo di abbandono del carbone nel 2035, vale a dire tre anni prima del previsto.

 

Il ministro dell’Economia Peter Altmaier, il ministro dell’Ambiente Svenja Schulze e il ministro delle Finanze Olaf Scholz dovrebbero presentare oggi i dettagli dell’accordo per l’eliminazione graduale del carbone, relativi soprattutto al calendario della disattivazione delle centrali e alle compensazioni agli operatori energetici. Secondo fonti governative sentite da Reuters, il governo tedesco ha in programma di compensare l’utility RWE con circa 2,6 miliardi di euro. La società mineraria Mibrag, di proprietà del gruppo energetico ceco EPH, otterrà probabilmente un risarcimento di 1,75 miliardi di euro. I pagamenti dovrebbero essere avviati in contemporanea con l’inizio del processo di phase out.

 

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La Germania è il maggiore produttore mondiale di carbone e alimenta con questo combustibile fossile circa il 19% della capacità elettrica del paese. Alla fine dell’anno scorso, il governo tedesco aveva deciso di non forzare la chiusura delle centrali a carbone, prevedendo piuttosto di utilizzare una combinazione di sussidi e gare d’appalto per incoraggiare gli operatori del settore a chiudere le centrali a partire da quest’anno.