Sono 7 le associazioni ambientaliste che, dopo un’analisi dei programmi elettorali proposti, hanno messo a punto un documento per stimolare una riconversione verde del Paese
Per le associazioni, infatti, i leader della campagna elettorale non prendono in considerazione la crisi provocata dai cambiamenti climatici, la tutela della biodiversità, la riconversione post-industriale, nuovi indicatori di benessere, l’inadeguatezza della governance ambientale. L’analisi ha portato alla messa a punto di “Elezioni nazionali 2013”, un documento nel quale vengono forniti i dati essenziali per una vera ed efficace riconversione “verde” del Paese. Dodici gli argomenti chiave su cui le associazioni ritengono sia opportuno puntarei: new green deal, biodiversità, beni culturali, mobilità e infrastrutture, salute e ambiente nelle scelte industriali, consumo e tutela del suolo, adattamento ai cambiamenti climatici, filiera agroalimentare, turismo, governare l’ambiente, tutela costituzionale e penale dell’ambiente, nuovi indicatori di sostenibilità. Quello a cui mirano è la costruzione di un patto basato sull’inscindibilità della dimensione ecologica, economica e sociale dello sviluppo.
“Il nuovo modello economico basato su un’economia verde e rigenerativa deve costituire il fulcro dell’agenda del futuro Governo e Parlamento – scrivono le associazioni – valorizzando gli elementi di forza (parchi, biodiversità, patrimonio culturale, sistema della qualità), garantendo la sicurezza e l’efficienza dell’approvvigionamento energetico e favorendo l’internalizzazione dei costi ambientali per evitare che le minacce ambientali mettano a rischio anche gli asset di forza del Paese”.
Le Associazioni incontreranno tutte le parti politiche in causa e documenteranno tutto su un “Diario elettorale”, disponibile sui loro siti web.