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Elettricità: consumi italiani sotto la media UE

(Rinnovabili.it) – Capire il paese attraverso i numeri che lo contraddistinguono. Questo è quello che offre l’Istat con la sua annuale pubblicazione “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo. Giunto alla quinta edizione, il documento riporta un’ampia e articolata produzione di indicatori aggiornati e puntuali, che riguardano aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese. Tra gli aspetti che più interessano Rinnovabili.it c’è ovviamente la questione del sistema di approvvigionamento energetico,  la cui analisi per domanda e offerta, congiuntamente a quella dell’apporto delle differenti fonti di produzione di energia, è indispensabile per valutarne potenzialità e limiti.

 

Secondo quanto riportato dal documento dell’Istituto, in Italia nel 2011, il consumo pro capite di energia elettrica è stato pari a 5.094,1 kWh per abitante, un quantitativo inferiore alla media europea e a quello degli altri paesi di grandi dimensioni. In questo contesto è stato registrato un aumento della quota coperta da fonti rinnovabili, che ha toccato, sempre in quell’anno, il 23,8% (+1,6 punti percentuali rispetto al 2010), a fronte di un obiettivo Ue del 26% da raggiungere nel 2020. Il confronto con i dati europei mostra, in questo caso un valore superiore alla media dei Ventisette, collocandosi al di sopra di Germania, Francia e Regno Unito.

 

Nella distribuzione territoriale delle green energy invece si segnala la prevalenza dell’apporto idrico nelle regioni montuose e della fonte eolica nel Mezzogiorno; sostanzialmente uniforme sul territorio nazionale è lo sviluppo della produzione elettrica da biomasse, mentre la Toscana è la sola regione a produrre energia geotermica, mentre in Valle d’Aosta e nelle provincie autonome di Trento e Bolzano si evidenzia una produzione superiore alla richiesta interna.

 

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