Dalla pagine del periodico GSE, il Vice Ministro del Mise parla del futuro energetico italiano e spiega “è necessario mettere a punto uno screening delle competenze oggi prevalenti”
(Rinnovabili.it) – “Nei prossimi anni avremo un ricambio occupazionale nei settori innovativi (rinnovabili o l’efficienza energetica) e in quelli tradizionali (termoelettrico, upstream etc). Dobbiamo affrontare subito questa transizione”. Queste le parole di Teresa Bellanova, Vice Ministro del Mise, nelle pagine di Elementi 41 (leggi online), l’ultima uscita del periodico pubblicato dal GSE. Il nuovo numero affronta, come di consueto, i più urgenti temi del settore energetico, europeo e internazionale, attraverso interventi di personalità di primo piano della politica, economia e industria.
Dagli strumenti di efficienza energetica al mercato libero dell’energia, dallo sviluppo della rete elettrica nazionale ai nuovi investimenti nel revamping degli impianti rinnovabili, Elementi 41 restituisce l’immagine del panorama energetico nostrano, tra sfide e opportunità. Cosa aspettarsi dal futuro a breve termine? È la stessa Bellanova nel suo intervento a spiegarlo “Lavoriamo lungo un asse che vede un mix di rinnovabili, efficienza energetica e gas […] le energie rinnovabili sono il futuro e il gas è fondamentale in questa transizione. Lo è in un duplice senso: come backup della forte variabilità delle rinnovabili non programmabili e come carburante alternativo meno inquinante per i trasporti pesanti e marittimi”.
>>Leggi anche: Strategia energetica nazionale (SEN), ecco il testo <<
La nuova SEN 2030 si muove esattamente in queste direzioni cercando di mettere insieme gli obiettivi di dercabonizzazione fissati dall‘Accordo di Parigi con la necessità di mantenere l’Italia competitiva e sicura (sotto il profilo energetico). E se da un lato c’è la necessità di “sostenere e rafforzare una ‘cultura’ dell’efficienza energetica con maggiore informazione e sensibilizzazione di imprese e famiglie” dall’altro c’è quella di preparasi in anticipo ai possibili cambiamenti in atto. Il riferimento è soprattutto al mondo lavorativo, in pieno mutamento sia sul fronte delle rinnovabile che delle fonti tradizionali. Come affrontarlo? “Mettendo a punto – continua il vice ministro – uno screening delle competenze oggi prevalenti e del fabbisogno ipotizzabile nel sistema post-transizione, muovendoci verso un sistema di formazione, aggiornamento e reclutamento adeguato. Solo così possiamo tutelare il lavoro e mantenere il settore a livelli alti di qualificazione”.
I principali interventi pubblicati su Elementi 41 del GSE
Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, racconta le numerose azioni finalizzate alla riqualificazione energetica e alla produzione di energia da fonti rinnovabili nelle proprie infrastrutture e nei propri sistemi.
Guido Bortoni, Presidente dell’AEEGSI, interviene sulla propensione al libero mercato nell’elettricità e nel gas, vede le imprese sostanzialmente pronte per questo regime, mentre paventa delle difficoltà per famiglie e clienti domestici.
Ermete Realacci, Presidente della Commissione ambiente della Camera, evidenzia l’importanza degli eco-bonus sulla costruzione degli edifici e sulla loro antisismicità, con evidenti vantaggi in tema di impatto ambientale, risparmi e sicurezza.
Luigi Ferraris, AD di Terna, per il quale bisogna modernizzare la rete elettrica nazionale per ottenere una maggiore efficienza e sicurezza del sistema, nel rispetto dell’ambiente e nell’ottica di riduzione dei costi della collettività.
Antonio Cammisecra, AD di Enel Green Power, spiega come una parte degli investimenti sulle rinnovabili debba concentrarsi sull’ammodernamento di impianti eolici e fotovoltaici già esistenti, grazie alle nuove tecnologie.