Rinnovabili • Uscire dalla povertà energetica grazie ad un coach Rinnovabili • Uscire dalla povertà energetica grazie ad un coach

Come uscire dalla povertà energetica grazie ad un coach

Un esperimento condotto ad Amsterdam dai ricercatori del MIT ha dimostrato che, una maggiore informazione e comprensione dei consumi energetici, ha il potenziale per far uscire le famiglie dalla povertà energetica

Uscire dalla povertà energetica grazie ad un coach
via depositphotos.com

La povertà energetica è una piaga diffusa a livello globale. Nel 2022 ha colpito oltre 40 milioni di famiglie europee costrette a rinunciare ad una qualità della vita dignitosa a causa di costi energetici insostenibili ed immobili “colabrodo” inefficienti.

Ma un recente studio del Senseable City Lab del MIT è riuscito ad affrontare il problema puntando prima di tutto sulla conoscenza e l’informazione. La ricerca ha dimostrato che, mettendo a disposizione degli utenti dati migliori sui consumi e con un po’ di coaching, è possibile uscire dalla povertà energetica.

Bollette ridotte del 50%

L’esperimento, condotto ad Amsterdam, ha portato le famiglie a dimezzare complessivamente le spese energetiche. Un risparmio sufficiente a farne uscire ¾ dalla povertà energetica. Anche nei Paesi Bassi purtroppo ci sono circa 550.000 famiglie, il 7% della popolazione totale, che non riescono a far fronte ai costi energetici. 

Prima dell’esperimento, gli immobili di tutti gli utenti coinvolti hanno ricevuto un modesto intervento sull’isolamento termico, una coibentazione aggiuntiva di base. 

L’indagine condotta dal MIT ha dunque provato a seguire due approcci paralleli:

  • nella prima versione, le 67 famiglie coinvolte hanno ricevuto un report sul consumo energetico ed un periodo di coaching sul come aumentare l’efficienza energetica della propria casa;
  • nella seconda versione, le 50 famiglie coinvolte hanno ricevuto il report, un periodo di coaching e in aggiunta anche un dispositivo intelligente in grado di fornire loro aggiornamenti in tempo reale sul consumo energetico. 

Il risultato ha mostrato che in entrambi i gruppi:

  • il consumo mensile di elettricità si è ridotto del 33%,
  • mentre il consumo di gas del 42%,
  • i costi in bolletta si sono ridotti del 53%,
  • e la percentuale di reddito, spesa per far fronte ai costi energetici è passata dal 10,1% al 5,3%.

“Il nostro progetto di coaching energetico nel suo complesso ha mostrato un tasso di successo del 75 % nell’alleviare la povertà energetica”, afferma Joseph Llewellyn, ricercatore del Senseable City Lab del MIT e coautore dell’articolo Assessing the impact of energy coaching with smart technology interventions to alleviate energy poverty”, pubblicato su Nature Scientific Reports.

Tecnologia, Energy coaching e informazione: la ricetta perfetta

Ma a chi va il merito di un simile traguardo? Ottimi risultati sono emersi da semplici modifiche nelle proprie abitudini quotidiane. Ad esempio è bastato riscaldare solo la stanza in uso o staccare la spina dei dispositivi, per guadagnare non pochi chilowatt. 

Miglioramenti percepiti come tali dagli utenti interessati, solo dopo un periodo di coaching energetico, un sorta di “alfabetizzazione energetica”.

Curiosamente, le case che hanno ricevuto i piccoli dispositivi smart che mostravano dati energetici in tempo reale, tendevano a usarli solo per tre o quattro settimane dopo la visita di coaching. Nonostante ciò, è bastato quel periodo iniziale di training per cambiare (e migliorare) le abitudini in modo duraturo.

Rinnovabili •

About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.