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UnoMattina: l’era della democrazia energetica è alle porte

11.100 MW installati da impianti fotovoltaici italiani, reti smart-grid, stoccaggio e produzione di idrogeno, sono solo alcuni dei temi affrontati durante l'odierna puntata

In un momento di grande crescita per il settore delle energie alternative e delle fonti rinnovabili a livello internazionale, anche l’Italia può ritenersi soddisfatta per i passi compiuti in questa dttiirezione, confermando il primato europeo per l’anno 2010, come maggior installatore di impianti fotovoltaici, passando dai 1.400 sistemi installati nel 2006, agli 84.572 del 2010. Con 288 mila impianti fotovoltaici attualmente installati, l’Italia può vantare una produzione energetica pari a 11.100 MW. Il tema trattato quest’oggi, durante il settimanale appuntamento di Rinnovabili.it con il programma RAI UnoMattina, si conferma essere più attuale che mai dunque. Il nostro direttore Mauro Spagnolo, ospite come di consueto in trasmissione, ha sottolineato i grandi risultati ad oggi raggiunti negli investimenti a favore delle energie rinnovabili, ponendo l’accento su due aspetti tanto importanti quanto fondamentali. Il primo guadagno immediatamente percepibile da chiunque, è legato all’aspetto ambientale; utilizzando energia prodotta con fonti rinnovabili e pulite, si inquina meno, le emissioni di gas serra diminuiscono ed i rischi di catastrofi ambientali sono completamente scongiurati. Il secondo aspetto di grande interesse, come sottolineato da Mauro Spagnolo, è forse meno palese  rispetto al precedente, ma acquista un valore inestimabile ed indispensabile per gli investimenti futuri: si tratta del valore sociale. Se fino a pochi anni fa i cittadini erano spettatori passivi nel processo energetico, semplici consumatori, ma completamente esclusi dal processo produttivo, con le fonti rinnovabili la situazione si è capovolta. Essendo la produzione di energia puntuale e completamente accessibile dal punto di vista tecnologico, chiunque ha la possibilità di trasformarsi in produttore, coprendo il fabbisogno energetico della propria abitazione, o addirittura producendo un surplus da reimmettere nella rete. Rispetto a questo tema, legato al carattere puntuale della produzione energetica tipica delle fonti rinnovabili, il direttore di Rinnovabili.it ha ricordato, durante la trasmissione, un aspetto significativo da non sottovalutare. Dall’importanza di unificare i singoli interventi, collegandoli in una rete comune e generando un sistema dinamico e flessibile nella distribuzione dell’energia nascono le “smart-grid”, vere e proprie reti intelligenti che agiscono in parallelo rispetto alla produzione.

“Il sistema smart-grid – come ricordato da Mauro Spagnolo – consente a più dispositivi di funzionare insieme in una rete comune condivisa, in questo modo, anche l’energia in eccesso, il surplus produttivo, può essere inviato ad altre zone carenti”.

In quest’ottica innovativa, si colloca anche il progetto “Sole mio”, ideato dall’azienda Sorgenia ed illustrato durante la trasmissione RAI. Mediante un contratto di comodato d’uso per vent’anni tra i singoli proprietari delle abitazioni e l’azienda Sorgenia, tutti i cittadini hanno la possibilità di affittare il tetto della propria casa, per l’installazione di impianti solari. “Ovviamente l’accordo con gli Enti Locali competenti della zona interessata dall’installazione è indispensabile, sottolinea il responsabile del progetto Sole Mio – a quel punto il proprietario dell’immobile può installare un impianto fotovoltaico a costo zero, contro i 15.000-20.000 euro tradizionali”. Il risparmio sulla bolletta è notevole, raggiungendo anche il 30-40% di costo in meno, rispetto ai sistemi tradizionali.

Ma come ben sappiamo, gli impianti fotovoltaici non sono eterni, la loro vita media si aggira tra i 25 ed i 30 anni. Nel dibattito contemporaneo sull’emergenza rifiuti e sprechi ambientali, come smaltire i vecchi pannelli ormai inutilizzabili? A questa domanda posta dal conduttore durante la puntata, risponde il direttore di Rinnovabili.it, sottolineando l’esistenza di due importanti enti incaricati di raccogliere e smaltire i vecchi impianti fotovoltaici: l’associazione FVCycle un ente internazionali, nonchè un consorzio tutto italiano.

 

Il tema delle energie rinnovabili è estremamente vasto, e la ricerca a favore di nuove soluzioni è in continuo aggiornamento. Per  approfondire quest’aspetto particolarmente rilevante, è intervenuto in trasmissione il Professor Vincenzo Balzani, del Dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna. Una ricerca rivoluzionaria quella portata avanti dal professore, si tratta del concetto di “fotosintesi artificiale”, ovvero la possibilità di sfruttare questo processo anche per la produzione di combustibile. Gli studi condotti durante le ricerche, hanno individuato nell’idrogeno, il combustile più facile da produrre, elaborando un complesso sistema di sintesi e scissione dell’acqua. Come sottolineato dal Professore durante la puntata di UnoMattina, l’idrogeno diverrà molto presto un elemento essenziale per la produzione di energia elettrica per i più svariati utilizzi, avendo un ulteriore valore aggiunto rispetto ai sistemi tradizionali: la possibilità di poterlo accumulare ed immagazzinare, cosa assolutamente non possibile con l’energia prodotta da altre fonti rinnovabili, quali il sole o il vento o la geotermia.