(Rinnovabili.it) – La risposta dei trentini alla possibilità di migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni è stata più entusiasta del previsto. In poco meno di quattro settimane dall’apertura dei termini sono arrivate oltre 750 le domande per gli incentivi fiscali dedicati. Dalla prima verifica effettuata dalla Provincia, l’importo medio dichiarato dei lavori si aggira sui 100 mila euro: cifra su cui l’ente, attraverso l’assessorato provinciale all’urbanistica ed edilizia abitativa ha previsto contributi per l’abbattimento degli interessi passivi. Secondo una prima stima su base campionaria, l’indotto generato dagli incendi sulle abitazioni private potrebbe superare i 50 milioni di euro.
Le domande raccolte – spiega l’ente in una nota stampa – riguardano per un 20% la zona di Trento; nel 67% delle domande presentate si tratta di ristrutturazioni mentre il 33% sono interventi di riqualificazione degli immobili.
“L’iniziativa – come spiega l’assessore provinciale Carlo Daldoss – ha riscosso un consenso superiore alle nostre previsioni, a riprova della fiducia del cittadino nei confronti di iniziative pubbliche mirate a risolvere o agevolare interventi concreti e dall’immediato ritorno in termini di risparmio e miglioramento degli standard di vita”.
I buoni risultati hanno convinto l’amministrazione trentina a rimpinguare le risorse finanziarie, esaurite di fatto in questo breve lasso di tempo: il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha firmato proprio in queste ore l’emendamento all’assestamento di bilancio che libera altri 4 milioni di euro per i prossimi 10 anni (equivalenti a 400 mila euro annui). L’importo va quindi ad aggiungersi allo stanziamento iniziale di 3 milioni di euro per lo stesso periodo, per complessivi 700 mila euro all’anno. “Grazie alle nuove risorse messe a disposizione dalla Provincia –aggiunge Daldoss – riusciremo a far fronte alla richiesta di incentivi che arriva dai cittadini”. Inoltre a breve la Provincia autonoma di Trento sottoscriverà con un pool di banche le convenzioni per i mutui riservati ai condomìni, che a partire da questo 2016, hanno sotto forma di agevolazioni, fino a 1 milione di euro per tre tipologie di interventi: diagnosi energetica e verifica dello stato di salute del condominio; progettazione ed assistenza tecnica per la realizzazione degli interventi; abbattimento degli interessi derivanti dalla sottoscrizione di mutui per le spese relative agli interventi.