(Rinnovabili.it) – Quale parte della domanda di energia termina è oggi possibile soddisfare in Italia tramite cogenerazione ad alto rendimento (CAR) e sistemi di teleriscaldamento efficiente (TLR)? A farci questa domanda è l’Unione Europea che con la direttiva sull’efficienza energetica del 2012 ha stabilito che gli Stati membri effettuassero e notificassero all’esecutivo UE una valutazione del potenziale di queste due tecnologia.
La risposta è arrivata per la prima volta ieri con un nuovo documento predisposto dal GSE e trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico. Il rapporto è stato strutturato in tre principali sezioni che comprendono:
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una descrizione della domanda di energia termica 2013 per settore (con approfondimenti relativi a fonti utilizzate, modalità di impiego, localizzazione geografica, ecc);
- una panoramica dell’offerta nazionale di energia termica comprendente con approfondimenti sulla parte prodotta in cogenerazione e sulle infrastrutture TLR esistenti;
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l’individuazione, sulla base di criteri tecnici ed economici, della quota parte di fabbisogni energetici potenzialmente soddisfacibili tramite impianti di cogenerazione ad alto rendimento o sistemi di teleriscaldamento efficiente che, confrontati a quanto già in essere, consente di stimare un potenziale teorico di incremento della CAR e del TLR efficiente.
Il potenziale nazionale della cogenerazione
Ed è proprio su questo ultimo tema, il più importante, che il GSE spiega: “Il potenziale di sviluppo della CAR nei settori finali di utilizzo è risultato, sulla base delle condizioni economiche e di consumo attuali, pari a 3.320 ktep. Rispetto alla produzione di calore utile da CAR in questi settori al 2013, pari a 2.084 ktep, si riscontra un potenziale incremento di 1.236 ktep”. L’aumento è direttamente riconducibile al settore industriale e al settore terziario con un incremento potenziale rispettivamente di 740 ktep e 496 ktep. Più ostica la questione del settore residenziale, dove non si riscontra un potenziale economico sfruttabile, perlomeno alle attuali condizioni di mercato e di costi delle tecnologie.
Il potenziale nazionale del teleriscaldamento
Nel settore del teleriscaldamento, invece, il potenziale riscontrato risulta pari a 1.161 ktep. “Rispetto al calore erogato da TLR nel 2013, pari a 802 ktep, si riscontra un potenziale incremento da teleriscaldamento efficiente di 359 ktep. A tale potenziale incremento contribuisce la produzione di calore basata sullo sfruttamento delle biomasse per 115 ktep e lo sfruttamento della termovalorizzazione dei rifiuti per ulteriori 49 ktep”.