I risultati positivi per il settore sono arrivati con le Linee Guida e con il DM 5/9/11, ma l’incertezza normativa per il post 2013 permane e frena gli investimenti
Le nuove Linee Guida, entrate in vigore a novembre 2011 e a regime dall’inizio del 2012, infatti, stanno dando i loro risultati. Oltre a volorizzare gli interventi più strutturali, “cioé quelli che consentono risparmi per una vita tecnica più lunga e riducono le dimensioni minime che i progetti devono avere per accedere ai certificate e rendono relativamente più semplice la richiesta dei titoli”, con il DM 5/9/11 è stato aperto l’accesso ai certificati bianchi anche per gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
Di crescita di progetti più complessi ha parlato anche Dario Di Santo, Direttore della FIRE: “Si incentivano interventi di maggiore portata – ha detto – e soprattutto chi presenta i progetti è costretto a entrare più nel merito dei processi industriali e dei possibili interventi di risparmio, con un conseguente innalzamento del livello di know-how”. Tra i dubbi ancora da sciogliere, l’estensione temporale e il post 2013, elementi che di sicuro influiscono negativamente sugli investimenti. Resta poi da chiarire il rapporto tra i certificati bianchi e il nuovo sistema di incentivazione delle rinnovabili termiche e la questione del “conto energia termico”, misure attese da settembre 2011 all’interno di un decreto attuativo del Dlgs 28/2011, ancora oggi inesistente.