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In Svezia sorge EcoDataCenter, il primo centro dati carbon negative

A regime sarà la struttura più ecologica mai realizzata. Il calore in eccesso riscalderà la vicina cittadina mentre sole, vento e biomasse soddisferanno le sue esigenze elettriche

In Svezia sorge EcoDataCenter, il primo centro dati carbon negative

 

(Rinnovabili.it) – Sorgerà in Svezia e più precisamente nella città di Falun il primo centro dati carbon negative mai realizzato. Progettato con le più avanzate tecniche di efficienza energetica, il futuro EcoDataCenter non si limiterà ad annullare le proprie emissioni, ma vanterà anche la targa di una delle 13 strutture più sicure al mondo. A realizzarlo è la società energetica Falu Energi & Vatten in collaborazione l’EcoDC AB e la Schneider Electric che fornirà le soluzioni e i prodotti ad alta efficienza energetica per centrare l’obiettivo. Tra le misure messe in campo per ridurre l’impronta di carbonio una è rappresentata dal collegamento alla rete di teleriscaldamento locale: l’energia termica in eccesso di server e apparecchiature IT sarà infatti convogliata e destinata al riscaldamento degli edifici cittadini durante l’inverno. Sviluppato su 3 strutture di circa 23.500 metri quadrati, richiederà una potenza di 28 MW, che verrà tuttavia soddisfatta grazie all’energia prodotta da fonti rinnovabili. Fotovoltaico, eolico, mini-idro e biocarburanti di seconda generazione (ottenuti dalla cellulosa e da materie prime edibili) saranno infatti il pane quotidiano per l’alimentazione dell’EcoDataCenter.

 

Tetti verdi unitamente alla rete di teleraffrescamento assicureranno il raffreddamento durante i mesi estivi. Il centro dati è anche stato progettato per raggiungere la più alta certificazione di sicurezza dell’Uptime  Institute, la TIER IV. Si tratta del livello più alto di garanzia che un data center possa ottenere e assicura che la struttura sia in grado di far fronte a incidenti tecnici gravi senza mai interrompere la disponibilità dei server. “L’ICT (Information and Communications Technology) sta emergendo come nuova area di destinazione degli interventi di efficientamento. Il settore da solo consuma fino al 10 per cento dell’elettricità mondiale e un unico centro dati può facilmente utilizzare più energia elettrica di una città di medie dimensioni”, spiega Børge Granli, uno dei fondatori di EcoDC AB. “Gran parte di questa energia non viene mai utilizzato, ma semplicemente rilasciata sotto forma di calore in atmosfera, contribuendo al riscaldamento globale e locale”. Ecco perché tutto ciò, aggiunge Granli “richiede un nuovo modo di pensare”. Il primo dei tre edifici, tutti ovviamente certificati con LEED platinum, sarà realizzato entro il primo trimestre del 2016.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.