(Rinnovabili.it) – L’autunno ben più mite della norma che abbiamo visto finora ha creato un “tesoretto”: 3 miliardi di metri cubi (bcm) di gas consumati in meno rispetto alla media degli anni scorsi. Con questi volumi, l’Italia ha compensato le importazioni mancanti (2 bcm) e ha riempito ancora di più gli stoccaggi (1 bcm), che nella prima metà di novembre hanno superato il 95%. Abbastanza per tirare un sospiro di sollievo. Ma troppo poco per pensare di aver messo l’inverno al sicuro. D’altronde, l’unica ricetta valida per superare senza troppi scossoni questa fase di emergenza – e procedere a passo spedito sulla strada della transizione – è ridurre i consumi energetici.
Un’espressione – ridurre i propri consumi, fare attenzione all’impatto sull’ambiente – che a molti suona ancora come un obbligo a rinunciare al livello di qualità della vita a cui si è abituati. In realtà non è affatto così. Le soluzioni disponibili per ridurre i consumi energetici e limitare l’impronta sugli ecosistemi sono molte e comportano tutte dei vantaggi. Alcuni più evidenti e immediati, come un risparmio in bolletta. Altri più a lungo termine e complicati da quantificare, ma reali, come quelli che riguardano il buono stato dei servizi ecosistemici da cui gran parte della nostra qualità della vita dipende.
Nella sfida complessa rappresentata dall’intreccio fra la crisi energetica acuta che stiamo vivendo e i cambiamenti nel modo di pensare e soprattutto di produrre energia che sono richiesti dalla transizione energetica, un operatore energetico come E.ON propone un ventaglio ampio di soluzioni per ridurre i consumi energetici e rispettare la natura.
Un decalogo per ridurre i consumi energetici
L’ultima parte del 6° Assessment Report dell’IPCC (AR6 WGIII), pubblicato lo scorso aprile, spiegava che per rispettare gli obiettivi sul clima è necessario adottare stili di vita più sostenibili. La stima del Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico è che il mosaico di opzioni prese in considerazione – 60 azioni tra cui il passaggio a pompe di calore e una migliore regolazione dei termostati – può abbattere le emissioni globali addirittura dal 40 al 70%.
Azioni che hanno un’urgenza anche maggiore oggi, alle porte dell’inverno, visto che ogni kWh risparmiato ci aiuta a evitare l’impatto peggiore della crisi energetica. E.ON accompagna questa fase complicata con dieci consigli per aiutare i cittadini a ridurre i consumi energetici, tenendo così le bollette basse. Regolare il termostato 1°C sotto il livello abituale, pulire i termosifoni eliminando eventuali bolle d’aria e installare dei pannelli isolanti per non disperdere il calore, fare la manutenzione della caldaia e se possibile sostituirla con una a condensazione, sono tutte azioni semplici per ottimizzare il riscaldamento.
E ancora: sfruttare al meglio la luce del sole e il suo calore scostando le tende di giorno, usare il deumidificatore e piazzare paraspifferi e guarnizioni per gli infissi aiutano a ridurre i consumi energetici. Così come chiudere le tapparelle durante le ore notturne. E, se necessario, indossare un maglione in più dentro casa. Questi e altri consigli su come abbassare la propria impronta di carbonio individuale innervano un’iniziativa come la Green Community di E.ON, un percorso condiviso che parte dalla consapevolezza del proprio impatto sul Pianeta per stimolare poi l’adozione di stili di vita più inclini alla riduzione dei consumi e degli sprechi e basati sull’efficientamento energetico della propria abitazione grazie all’utilizzo di energia pulita proveniente da fonti rinnovabili.
Tagliare gli sprechi e scegliere l’autoproduzione di energia
La crisi energetica che attraversiamo può essere un’opportunità per iniziare un percorso virtuoso e cambiare i nostri modelli di consumo energetico anche in modo più strutturale. In questa direzione, E.ON propone diverse soluzioni a 360 gradi La Future Energy Home è la casa del futuro di E.ON: un portafoglio di soluzioni che vanno dal fotovoltaico alla mobilità elettrica, a soluzioni smart per riscaldamento e raffrescamento. Tutte improntate a una riduzione dei consumi grazie alla tecnologia. Sul riscaldamento, per ridurre gli sprechi, la caldaia ClimaSmart è dotata di un termostato intelligente che permette anche la programmazione da remoto.
Nel ventaglio dell’offerta dell’operatore energetico spiccano soprattutto le soluzioni per l’autoproduzione di energia. Da un lato l’installazione di pannelli fotovoltaici per abitazioni indipendenti, abbinati ovviamente a sistemi di accumulo, su misura e abbinati a un sistema di monitoraggio di produzione e consumi (grazie all’app E.ON Home). Dall’altro lato, un supporto sul fronte del fotovoltaico per i condomini anche in regime di autoconsumo collettivo. Si ha cioè la possibilità di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili per poi consumarla per le proprie necessità, non come singolo individuo ma come comunità – costituendo quindi un Gruppo di Autoconsumo Collettivo – condividendo l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico e ottenendo vantaggi economici, ma anche sociali e ambientali. Allargando la scala, E.ON offre anche un supporto nella riqualificazione di interi distretti abitativi nell’ottica della trasformazione in comunità energetiche rinnovabili.
La sostenibilità in pratica
Il cambiamento di abitudini, stili di vita e modelli di produzione e consumo non può dirsi completo se non considera anche gli aspetti sociali e ambientali, al di là di quelli puramente economici come il risparmio in bolletta. Su questo fronte, E.ON è impegnata con diversi progetti dedicati all’educazione e alla sostenibilità ambientale.
Con il progetto “Odiamo gli sprechi”, l’operatore energetico ha già raggiunto 25mila studenti in oltre 300 scuole per parlare di uso consapevole dell’energia, cambiamento climatico e salvaguardia del Pianeta. Alla tutela dei mari sono invece dedicati i progetti sotto l’ombrello Energy4Blue. Ad aprile di quest’anno è partito Save The Wave: rigenerare l’ecosistema dei fondali costieri nel golfo di Mondello, vicino a Palermo, e alle isole Tremiti piantando una prateria di Posidonia oceanica, una pianta cruciale per la biodiversità, la salute dell’ecosistema marino e la capacità dei mari di assorbire CO2. Dal 2020 E.ON ha attivato una collaborazione con Filicudi Wildlife Conservation, un’associazione no profit impegnata nello studio e conservazione delle risorse marine attiva nelle Eolie, inaugurando il Pronto Soccorso per le tartarughe marine.
Dai mari alle foreste: da 11 anni il progetto Boschi E.ON promuove la forestazione di alberi in Italia. Insieme a Rete Clima e AzzeroCO2 sono stati messi a dimora più di 107mila piante sia in aree urbane in ottica di riqualificazione sia in aree parco selezionate, dando così vita a 42 boschi in 8 diverse regioni italiane per una superficie complessiva di 102 ettari riforestati. Che hanno assorbito più di 76mila t CO2.
Articolo pubbliredazionale