(Rinnovabili.it) – Un nuovo rapporto del CCR stima un 3% di risparmio energetico ottenibile per i consumatori che utilizzano un sistema di misurazione intelligente: portare entro la fine del decennio uno smart meter nella casa di 8 europei su dieci. Ce la farà? Secondo il Centro Comune di Ricerca (CCR), non del tutto. Al 2020 infatti solo poco più del 70% dei consumatori possiederà un contatore intelligente. Il dato appartiene all’ultimo rapporto redatto dal CCR in collaborazione con la Direzione Generale per l’Energia e valuta i progressi compiuti nell’introduzione dei sistemi di misurazione intelligenti negli Stati membri dell’UE. L’analisi indica che sono stati compiuti notevoli progressi: quasi 45 milioni di contatori intelligenti sono già installati in tre Stati membri (Finlandia, Italia e Svezia), che rappresentano il 23% delle installazioni previste nell’UE entro il 2020.
“Secondo le nostre stime, – si legge nel documento – l’impegno degli Stati membri equivale a un investimento di circa 45 miliardi di EUR per l’installazione entro il 2020 di quasi 200 milioni di contatori intelligenti per l’elettricità (che rappresentano circa il 72% dei consumatori europei) e 45 milioni di contatori per il gas (circa il 40% dei consumatori). Queste cifre sono incoraggianti. Dimostrano che negli Stati membri in cui l’introduzione di questi sistemi è valutata positivamente, il tasso di penetrazione atteso per l’elettricità supera a livello nazionale l’obiettivo dell’80% fissato dal terzo pacchetto energia, ma a livello di UE non raggiunge la stessa cifra. Ciò indica altresì che le ragioni commerciali a favore dell’introduzione dei sistemi di misurazione intelligenti non hanno ancora preso del tutto piede in Europa, e nel caso del gas si tratta di una sfida impegnativa”.