(Rinnovabili.it) – La Scozia soddisferà le proprie esigenze di energia elettrica sfruttando esclusivamente le fonti rinnovabili entro il 2020. E’ questo quanto emerge dal nuovo rapporto “The Electricity Generation Policy Statement (EGPS)”, che espone i piani energetici del governo scozzese. La relazione, basata su ricerche riguardanti l’approvvigionamento, lo stoccaggio e la domanda energetica futura, indica la necessità di una politica a basso tenore di carbonio, indirizzata soprattutto verso la tutela ambientale, la creazione di nuovi posti di lavoro, nonché ad una riduzione delle bollette energetiche domestiche. La Scozia si pone quindi l’obiettivo di sviluppare un mix energetico costruito su quattro principi chiave: fonti sicure di energia elettrica, costi accessibili per i consumatori, decarbonizzazione entro il 2030 e massimo beneficio economico connesso alla competitività per il paese.
La produzione da fonti rinnovabili, integrata con la produzione termoelettrica, che presto potrà dotarsi di impianti di cattura e stoccaggio del carbonio, dovrebbe quindi garantire alla Scozia un approvvigionamento di energia elettrica sicuro, senza la necessità di ricorrere a nuove centrali nucleari. Grazie a tali politiche le famiglia media, dovrebbe riuscire a sostenere costi energetici annui nell’ordine delle 1.285 sterline l’anno entro il 2020 (equivalente a circa 1.539 euro). “Questo rapporto mostra che l’obiettivo del governo scozzese di generare il 100% del nostro fabbisogno di energia elettrica da fonti rinnovabili è tecnicamente realizzabile”, ha dichiarato il Ministro dell’Energia Fergus Ewing, sottolineandoe “La Scozia è già un leader mondiale nel settore delle energie rinnovabili, e abbiamo le risorse naturali e le competenze per ottenere molto di più”.