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R&S: l’Europa finanzia la collaborazione internazionale

(Rinnovabili.it) – Per affrontare le sfide globali la Commissione sta puntando sulla cooperazione scientifica in modo da riuscire a valutare i mezzi a disposizione affinchè le strategie siano realmente efficienti.

Tematiche sensibili come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la lotta contro le malattie stanno richiedendo sforzi enormi per la ricerca, che dal 2000 al 2009 ha visto raddoppiare la quota di investimenti nel settore R&S. L’eccellenza europea in materia di ricerca e innovazione ha infatti un ruolo di primo piano a livello mondiale poiché, nonostante rappresenti soltanto il 7% della popolazione mondiale, genera il 24% della spesa globale in materia di ricerca, il 32% delle pubblicazioni a forte impatto e il 32% delle domande di brevetto.

Aprendosi al panorama internazionale l’Ue potrà quindi migliorare ulteriormente i propri standard e focalizzarsi su tematiche specifiche sottoponendo alle eccellenze in materia i quesiti da risolvere.

Máire Geoghegan-Quinn, commissaria europea per la ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato:

“In materia di ricerca e innovazione non sono plausibili iniziative individuali. È fondamentale che l’Europa si rivolga ai partner internazionali per avere accesso a nuove fonti di conoscenza e per affrontare le sfide globali. Il programma Orizzonte 2020, come i suoi predecessori, sarà aperto alla partecipazione di ricercatori provenienti da tutto il mondo. L’apertura garantisce una positiva cooperazione reciproca con i partner internazionali di punta, presta assistenza ai paesi in via di sviluppo e contribuisce all’accesso dell’Europa a mercati nuovi ed emergenti.”

La nuova strategia verrà supportata dal programma di finanziamento europeo Orizzonte 2020 che supporterà la ricerca e l’innovazione a partire dal 2014 e da una serie di strategie che si focalizzeranno su singoli progetti, tecnologie e sfide sociali.

 

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