Presentata ieri a Milano presentata la ricerca MCE e Energy Strategy Group del Politecnico di Milano sulle tecnologie del risparmio energetico
(Rinnovabili.it) – Quasi 13 miliardi di euro: questa la cifra che verrà investita nei prossimi tre anni nel settore del risparmio energetico negli edifici. E’ quanto riporta la ricerca di MCE e dell’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano lanciata ieri, a Milano, in occasione della presentazione alla stampa della quarantesima edizione della Mostra Convegno Expocomfort (MCE). Secondo gli autori dello studio, dei 12,8 miliardi (questa la cifra esatta preventivata) oltre la metà – ovvero 7,2 miliardi – sarà legata ad investimenti in soluzioni di efficienza energetica domestica (soprattutto pompe di calore, che da sole valgono 5 miliardi di euro, caldaie a condensazione e sistemi di building automation); ben 4 miliardi di euro saranno legati a impianti di generazione distribuita da fonti rinnovabili, soprattutto nell’ambito termico (caldaie a biomassa e solare termico), e i rimanenti 1,62 miliardi a soluzioni integrate e i sistemi di home appliances.
Ed è proprio quest’ultimo settore a segnare il passo di quello che sarà lo sviluppo dell’intero comparto. Nel prossimo futuro tutte le soluzioni indicate saranno destinate sempre più a comunicare tra di loro. E allora spazio all’integrazione intelligente tra gli impianti, grazie all’uso di tecnologie innovative, che consentano di monitorare le utenze e di massimizzare l’efficacia degli interventi residenziali.
“Ma non solo grandi sistemi – spiega MCE in una nota stampa – l’integrazione può riguardare tutti gli elettrodomestici della casa, compresi quelli “bianchi”, come frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, cucine, forni a microonde, etc., che integrati con i sistemi di building automation, hanno prestazioni più efficienti, più convenienti economicamente, con una maggiore sicurezza e comfort”.
Il report analizza da vicino anche la distribuzione geografica delle varie tecnologie legate all’efficienza e al risparmio domestici: si scopre così che per il Nord e il Centro bisognerà attendere una maggiore diffusione di soluzioni di generazione di energia termica come caldaie a condensazione e pompe di calore in aggiunta all’uso di fonti rinnovabili; nel Sud invece saranno predomineranno sistemi di generazioni elettrica dedicati alla climatizzazione estiva.