Come tagliare la bolletta e aiutare anche clima ed ambiente
(Rinnovabili.it) – Che si tratti di passare l’aspirapolvere, farsi una doccia calda o semplicemente far bollire l’acqua, ogni comportamento adottato all’interno delle mura domestiche influisce sui consumi di energia. E in un momento come quello attuale, dove le tensioni sul mercato del gas continuano a far lievitare le bollette 2022, il risparmio energetico può costituire un’arma potente. Grandi interventi strutturali, piccoli accorgimenti e, a volte, semplici cambi di abitudini possono ottimizzare i consumi di elettricità e gas. Aiutando così a contenere la spesa ma anche a ridurre le emissioni di carbonio e ad alleviare la pressione sulla rete elettrica.
E in attesa di conoscere le nuove misure governative per fronteggiare il caro energia, l’ENEA pubblica una veloce guida sul risparmio energetico. Consigli mirati per alleggerire la spesa sia sul fronte elettrico che del riscaldamento domestico, investendo nell’efficienza energetica e mettendo in luce alcuni degli errori comportamentali più sottovalutati.
In molti casi si tratta di piccoli interventi alla portata di chiunque. Come schermare le finestre durante la notte o ricordarsi di spegnere le luci non necessarie e gli stand-by. Altre misure appaiono più complesse, ma portano anche maggiori risultati. Come nel caso degli interventi per migliorare la coibentazione della propria abitazione, il retrofit delle caldaie o l’installazione, dove possibile, di impianti rinnovabili residenziali..
La guida dell’Enea sul risparmio energetico: Interventi alla portata di tutti
Ridurre l’utilizzo di acqua calda. Preferire una doccia, soprattutto se veloce, alla vasca da bagno, permette di ridurre i consumi idrici anche di 4 volte. E con essi quelli termici. E per risparmiare ancora è buona abitudine “chiudere l’acqua quando ci si insapona o quando si fanno trattamenti tipo balsamo o maschere”.
Non lasciare la luce accesa inutilmente. Le indicazioni sono abbastanza intuitive: durante il giorno sfruttare quanto più possibile la luce naturale e con l’arrivo del buio accedere solo le stanze realmente occupate. Ricordandosi di spegnere anche gli stand-by. Le piccole lucine rosse possono incidere fino ad un 10% sulla bolletta elettrica.
Gestire al meglio la temperatura degli ambienti. Avere in casa temperature molto calde nella stagione più fredda non è solo uno spreco, ma anche un problema per la salute. In generale, spiega l’Enea, “19°C sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario”. Un discorso non troppo dissimile vale pure per il condizionamento degli ambienti durante i mesi più caldi. Non solo. Se un’abitazione efficiente. È inutile tenere acceso l’impianto termico di giorno e di notte. Il calore accumulato dalle strutture quando l’impianto è in funzione garantisce un sufficiente grado di comfort anche nel periodo di spegnimento.
Schermare le finestre durante la notte. Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti è possibile ridurre le dispersioni di calore verso l’esterno.
Evitate ostacoli davanti e sopra i termosifoni. “Collocare tende, mobili o schermi davanti ai caloriferi o usarli come stendibiancheria è fonte di sprechi in quanto ostacola la diffusione del calore”. Per sfruttarli al meglio, soprattutto quando i termosifoni sono incassati nel muro, è possibile invece inserire un pannello riflettente (anche un semplice foglio di carta stagnola) tra parete e apparecchio.
Sbrinare regolarmente frigoriferi e congelatori. Se accumulano troppo ghiaccio i consumi aumentano. Una regolare rimozione dell’accumulo può quindi migliorare efficienza energetica complessiva. Occhio anche a non posizionare frigorifero e forno vicini.
Interventi con piccole spese
Dotarsi di strumenti per tagliare i consumi idrici. Un risparmio si può ottenere installando frangi-getto o riduttori di flusso su rubinetti e doccette. In questo caso viene in aiuto il bonus idrico, fornendo incentivi dedicati alla sostituzione della rubinetteria, dei soffioni e delle colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato.
Utilizzare ciabatte multipresa. Riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta multi-presa con un interruttore annesso, permette di spegnere tutti gli standby con un unico gesto.
Utilizzare lampadine a risparmio energetico. Oggi la tecnologia LED permette un grande risparmio energetico. A parità di potenza assorbita, produce una luce 5 volte superiore rispetto alle classiche lampadine ad incandescenza e alogene e vanta una vita ben più lunga. Non solo. Attualmente si stanno sviluppando e cominciano a essere presenti sul mercato, luci smart app che permettono di gestire l’illuminazione da remoto con il proprio smartphone.
Effettuare la manutenzione degli impianti. È la regola numero uno in termini di sicurezza, risparmio e attenzione all’ambiente.Quando un impianto è regolato correttamente, con filtri puliti e senza incrostazioni di calcare, consuma e inquina meno.
Interventi con spese medio-alte
Preferire apparecchi elettronici di classe energetica superiore. “I consumi elettrici delle abitazioni sono riconducibili per il 58% agli elettrodomestici”, spiega l’Enea. Ecco perché sostituendo i più vecchi o semplicemente facendo attenzione al momento dell’acquisto è possibile ottenere una sensibile riduzione dei consumi energetici.
Utilizzare un sistema di contabilizzazione del calore. Consente di gestire in autonomia il riscaldamento del proprio appartamento e permette al singolo utente di risparmiare e di pagare solo in base al consumo effettivo. Per usufruirne è necessario installare dispositivi di misura del calore sui radiatori o nei tubi di collegamento dell’appartamento all’impianto di riscaldamento centralizzato e valvole termostatiche nei singoli radiatori.
Fare il check-up dell’immobile. La valutazione di un tecnico sul grado di efficienza di un immobile, effettuata tramite la diagnosi energetica o l’attestato di prestazione energetica (APE) consente di determinare gli interventi più convenienti per contenere consumi e costi. Il compenso per il tecnico è generalmente abbordabile e gli interventi sono ancora più convenienti grazie alle detrazioni fiscali e agli incentivi a fondo perduto del “Conto termico”. È detraibile perfino il costo della consulenza.
Migliorare la coibentazione dell’abitazione. Migliorare l’isolamento di case o appartamenti può ridurre significativamente il fabbisogno energetico. La realizzazione di un cappotto termico taglia le dispersioni tra il 40 e il 50%. Allo stesso modo un tetto ben isolato fa la differenza sulla bolletta energetica, riuscendo a contenere le dispersioni di calore verso l’alto. Un ulteriore passo in questo senso è rappresentato dall’impiego di doppi o tripli vetri. Gli interventi possono essere facilitati, lato ecumenico, grazie all’impiego dei bonus edilizi.
Gestire in maniera smart dell’energia. Esistono da tempo sofisticati sistemi di domotica in grado di aiutare gli utenti a gestire in maniera razionale i consumi e la sicurezza domestica.
Realizzare impianti di generazione di energia rinnovabile. Impianti fotovoltaici, solari termici, mini eolico e pompe geotermiche possono aiutare a tagliare le bollette e a rendere le abitazioni più verdi. E anche in questo caso vengono in aiuto gli incentivi governativi per alleggerire la spesa.