Oettinger: "La nostra proposta è la base per guidare l'UE verso una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, l'innovazione e la sostenibilità, il tutto in un modo economico”
(Rinnovabili.it) – Smentite (in parte) le voci che volevano un obiettivo comunitario sul risparmio energetico sotto dimensionato. La Commissione europea, come annunciato stamane da Rinnovabili.it, ha presentato in una comunicazione ufficiale un nuovo target da includere nel pacchetto clima energia 2030: raggiungere un’efficienza energetica del 30%. In altre parole 5 punti percentuali sopra quanto proposto nella attuale bozza del pacchetto e secondo quanto ritenuto necessario per ottenere una riduzione delle emissioni del 40%. Il rinnovato target si baserebbe sui risultati già raggiunti a livello comunitario: oggi le nuove costruzioni utilizzano la metà dell’energia impiegata nel 1980 e l’industria è circa il 19% meno energivora rispetto al 2001.
Günther H. Oettinger, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per l’energia, ha dichiarato: “La nostra proposta è la base per guidare l’Unione verso una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, l’innovazione e la sostenibilità, il tutto in un modo economico. E’ ambiziosa e allo stesso tempo è realistica. La strategia di efficienza energetica completerà il quadro 2030 in materia di energia e clima, presentato nel gennaio 2014, dando il giusto segnale al mercato e incoraggiando ulteriori investimenti in tecnologie per il risparmio energetico a vantaggio delle imprese, i consumatori e l’ambiente”.
La comunicazione presentata oggi, dal titolo “Efficienza energetica: quale contributo alla sicurezza energetica e al quadro 2030 sul clima e l’energia?”, illustra inoltre i progressi verso l’attuale obiettivo di risparmio energetico, confermando le indiscrezioni circolate in rete: l’UE ritiene che allo stato attuale delle cose entro il 2020 si dovrebbero ottenere dei risparmi nell’ordine del 18%- 19%. La Commissione non intende proporre nuove misure, ma invita gli Stati membri dare piena attuazione alla normativa sull’efficienza energetica. Bruxelles ha valutato gli impatti positivi sulla vita dei cittadini europei ottenibili nei prossimi sedici anni, tra cui la possibilità di ottenere una riduzione del 2,6% nelle importazioni di gas per ogni 1% di risparmio energetico supplementare.