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Riqualificazione energetica: nasce il “Manifesto per il 55%”

(Rinnovabili.it) – La vita utile dell’eco-bonus 55% è stata allungata fino al 20 giugno del 2013, ma per molti si tratta di un lasso di tempo troppo ridotto per una delle misure fiscali più benefiche per ambiente, patrimonio immobiliare e occupazione. Per scongiurare il rischio di una fine prematura della detrazione e mettere in guarda dai rischi che ne deriverebbero, il comparto italiano dei serramenti ha stilato il “Manifesto per il 55% fino al 2020”. Il documento è stato presentato da FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e Uncsaal in occasione del convegno “Gli incentivi al rilancio dell’industria delle costruzioni: ristrutturazioni, riqualificazione energetica, quinto conto energia, rinnovabili non fotovoltaiche” al MADE expo e  firmato da centinaia di imprese e di progettisti presenti presso lo Smart Village.

 

L’appello, a cui hanno già aderito i parlamentari Ermete Realacci, Stefano Saglia e Francesco Ferrante,  verrà inviato al Presidente del Consiglio e ai ministri di Sviluppo e Ambiente per chiedere (oltre che ai Senatori e Deputati del Parlamento) per chiedere la proroga della detrazione Irpef del 55% fino al 31 dicembre 2020 e l’estensione degli incentivi anche ai beni immobili non strumentali. Tra i punti clou del manifesto c’è anche la richiesta di una possibile modulazione degli anni di detrazione, consentendo al contribuente di scegliere fra 5 e 10 annualità sia per le ristrutturazioni sia per gli interventi di riqualificazione energetica.

 

“La mancata stabilizzazione del 55% e la confusione con un bonus generico al 50% siano gravi errori – ha commentato il Sen. Francesco Ferrante – Viene infatti meno la portata innovativa di una misura che ha messo in moto un volano di affari superiore ai 3 miliardi di euro e ha permesso di ripagare lo sgravio fiscale previsto, attraverso l’emersione del sommerso e l’attivazione di una nuova economia”.

 

FederlegnoArredo, PVC Forum Italia e Uncsaal proporranno la sottoscrizione del Manifesto per il 55% anche a Confindustria e a tutte le Associazioni del settore delle costruzioni.

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