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Rinnovabili e sistemi di accumulo, non si può più aspettare

Rinnovabili e sistemi di accumulo, non si può più aspettare

 

(Rinnovabili.it) – Il settore della generazione distribuita sta spettando ormai da mesi che il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), e l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, (AEEGSI) definiscano in maniera chiara e completa le regole applicative e attuative per l’utilizzo dei sistemi di accumulo a batteria connessi in bassa e media tensione alla rete elettrica. Il ritardo accumulato sta creando non pochi problemi sia al nascente mercato italiano dell’energy storage domestico, sia agli utenti che operano in autoconsumo. A sottolineare l’urgenza di completare il quadro normativo erano stati il Presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, e l’On. Chiara Braga, responsabile nazionale ambiente del PD, presentando lo scorso giugno un’interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico proprio sui ritardi nella regolamentazione. Nonostante il Governo avesse assicurato che entro l’estate sarebbero stati emanati tali provvedimenti regolatori, ad oggi nulla è cambiato.

 

Ecco perché gli onorevoli Realacci e Braga hanno depositato oggi una seconda interrogazione alla Camera. “In agosto il 45% della energia elettrica prodotta in Italia proveniva da fonti rinnovabili. Nonostante le grandi potenzialità dimostrate sul campo dall’energia pulita, siamo ancora in presenza di ritardi inaccettabili nella regolamentazione dei sistemi di accumulo di energia abbinati a impianti di generazione da fonte rinnovabile. Un fatto grave visto che proprio la possibilità di accumulo è un fattore importante per favorire l’autoconsumo di energia prodotta da alcune fonti rinnovabili e l’ulteriore diffusione dell’energia pulita. Quello dei sistemi di accumulo è peraltro un settore in cui, anche dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, l’Italia può svolgere un ruolo importante”. L’interrogazione sollecita il MISE ad acquisire al più presto la delibera di disciplina da parte del Comitato Elettrico Nazionale che determina i requisiti tecnici di accesso agli incentivi destinati alle rinnovabili per i sistemi di accumulo connessi in rete.

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