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Rinnovabili europee: cambieranno le norme per alzare target 2030 al 40%

energie rinnovabili europee
Foto di Free-Photos da Pixabay

Per aumentare il taglio delle emissioni, servono nuovi obiettivi per le rinnovabili europee

(Rinnovabili.it) – Gli obiettivi a medio termine per l’efficienza energetica e le rinnovabili europee? Vanno rapidamente rivisti, parola di Bruxelles.

La Commissione europea è oggi al lavoro per dare una decisa svecchiata a tutto il pacchetto legislativo della decarbonizzazione. E, dopo aver ammesso di aver presentato target 2030 poco ambiziosi rispetto alle reali potenzialità dei Ventisette, ha iniziato un lungo processo di revisione. Il primo passo è stato compiuto a settembre, quando l’esecutivo UE ha presentato il 2030 Climate Target Plan. Si tratta della proposta per alzare il taglio delle emissioni dal 40%  – il vecchio target 2030 introdotto con il Pacchetto Energia pulita per tutti – ad almeno il 55%. Sulla nuova percentuale Parlamento europeo e Stati Membri devono ancora trovare una accordo; nel frattempo la Commissione si prepara a rivedere anche tutti gli altri atti legislativi del Pacchetto.

Una necessità sottolineata dallo stesso Climate Target Plan. Il documento riportava, infatti, anche una valutazione d’impatto globale sul ruolo fondamentale di efficienza energetica e energie rinnovabili europee per raggiungere la nuova riduzione dei gas serra. La valutazione stima che la quota di energia da fonti rinnovabili per il 2030 dovrebbe raggiungere il 38%-40%; a titolo di confronto l’attuale direttiva UE fissa per il 2030 un obiettivo del 32%.

Stessa sorte per il risparmio energetico che dovrebbe aumentare al 36%-39% per il consumo finale di energia e al 39-41% per il consumo di energia primaria. Il tutto sempre entro il 2030. La direttiva oggi in vigore fissa invece, per la stessa data, un 32,5% di risparmio sui consumi finali.

E non è questione solo di sterili calcoli. Le due direttive devono essere aggiornate anche per tener conto delle nuove iniziative del Green Deal europeo presentate in questi mesi. Si va dalla Strategia d’integrazione del sistema energetico a quella dell’idrogeno, dalla Renovation Wave al piano per le rinnovabili offshore.

Il percorso di revisione è iniziato ieri con il lancio di consultazioni pubbliche dedicate. 60 domande ciascuna – da metà dicembre disponibili in tutte le lingue UE – che rimarranno on line fino al 9 febbraio 2021  L’esecutivo europeo spera in un pubblico il più ampio possibile: autorità pubbliche, aziende, comprese piccole e medie imprese, associazioni industriali, organizzazioni di consumatori, associazioni di lavoratori, ONG, organizzazioni ambientali, società di consulenza, università, gruppi di riflessione, altre parti interessate e cittadini. I risultati contribuiranno alla preparazione delle proposte che Commissione presenterà il prossimo anno.

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