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Crisi energia: i piani di Spagna e Germania per ridurre i consumi

Tetti solari, pompe di calore e campagne di comunicazione per la strategia tedesca. Telelavoro, razionalizzazione dei consumi negli edifici pubblici e incentivi per il trasporto pubblico in quella di Madrid

efficienza energetica
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I due piani sull’efficienza energetica a confronto

(Rinnovabili.it) – “Il contributo più economico ed efficiente per una maggiore indipendenza [dal gas russo] è utilizzare meno energia”. Con queste parole il Ministro tedesco dell’economia e della protezione del clima, Robert Habeck, ha presentato lo scorso venerdì il “Piano di lavoro per l’efficienza energetica“. Il documento definisce importanti passi e misure per ridurre i consumi, adottate dal governo federale come strategia per migliorare la sicurezza energetica nazionale e far avanzare la transizione ecologica.

Ridurre i consumi energetici, la strada tedesca

Il piano si compone di 13 misure in sei aree d’azione differenti e combina interventi di efficienza energetica vera e propria con l’impiego delle energie rinnovabili. Nel dettaglio, nella seconda metà dell’anno il governo presenterà un emendamento alla legge sull’energia negli edifici per rendere i tetti solari obbligatori. Sono previsti anche interventi più rigorosi per la sostituzione dell’impianto di riscaldamento affinché, dal 2024, ogni sistema di nuova installazione utilizzi almeno il 65% di energia rinnovabile. Secondo i piani del ministero, l’obiettivo è anche quello di aumentare il numero di pompe di calore, arrivando a quota 500.000 ed oltre ogni anno entro il 2024. Infine saranno alzati gli standard di efficienza energetica per i nuovi edifici e saranno organizzati servizi di consulenza per aiutare impresi e cittadini a ridurre i consumi e risparmiare energia.

Stiamo lavorando intensamente per rafforzare l’efficienza energetica, con strumenti supporto e incentivi, un quadro regolatorio e le informazioni giuste”, ha aggiunto il ministro. “Risparmiare energia e passare alle fonti rinnovabili è un obbligo. Non solo da oggi, ma ora ancor di più”.

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Il settore pubblico dia l’esempio: il piano per l’efficienza energetica di Madrid

E punta sul risparmio energetico anche il nuovo piano della Spagna. Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri una serie di misure per razionalizzare i consumi negli enti del settore pubblico statale e nell’Amministrazione Generale dello Stato. Nello specifico la strategia imposta precisi orari di accensione e spegnimento delle apparecchiature di condizionamento, illuminazione e da ufficio, rivendendo gli appalti per la fornitura energetica. Promuove l’installazione di pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo negli edifici pubblici e nelle infrastrutture. Regola l’illuminazione esterna di edifici, monumenti, parchi, giardini o strade. Monitora l’uso dei materiali di consumo, quali carta, plastica e altri prodotti per ufficio.

Un ricco pacchetto di interventi che prende spunto in qualche modo anche dalla lezione impartita dalla pandemia. Il governo spagnolo ha deciso infatti di rafforzare le modalità di lavoro a distanza, per ridurre l’impatto energetico dovuto al pendolarismo e ai consumi nel luogo di lavoro stesso. Promuovendo nel contempo l’uso del trasporto collettivo da parte dei dipendenti pubblici e quello delle biciclette, per le quali saranno allestiti parcheggi ad hoc negli edifici statali.