Articolo pubbliredazionale
Recupero del calore di scarto, primo strumento dell’efficienza energetica
(Rinnovabili.it) – La crisi energetica globale, scoppiata nel 2022, ha intensificato le preoccupazioni sulla sicurezza degli approvvigionamenti, facendo lievitare le bollette di famiglie e imprese mettendo in seria difficoltà la competitività industriale. Come ha avuto modo di ricordare più volte l’Agenzia internazionale dell’Energia, la prima e migliore risposta a questi problemi è la riduzione dei consumi, da perseguire tramite l‘efficienza energetica. Un uso più efficiente dell’energia, infatti, permette di contenere i costi, velocizzare la transizione ecologica e migliorare la qualità della vita.
“Gli shock petroliferi degli anni ’70 hanno portato ad una massiccia spinta da parte dei governi sull’efficienza energetica, con conseguenti miglioramenti sostanziali nei consumi energetici di automobili, elettrodomestici ed edifici”, spiega Fatih Birol, direttore esecutivo della IEA. “Con la crisi del 2022, è divenuta ancora una volta la priorità”. Al punto che gli investimenti globali nell’efficienza energetica hanno raggiunto in un solo anno i 560 miliardi di dollari, con un aumento del 16% rispetto al 2021 (dati IEA).
In questo contesto una delle opportunità di efficientamento più vantaggiose è rappresentata dal recupero del calore residuo o in eccesso. Settori come quello energetico, dei metalli, del vetro, della carta o della chimica disperdono oltre il 50% dell’energia primaria, sotto forma di calore esausto. Uno spreco energetico che si traduce inevitabilmente in una spesa economica dall’evidente impronta ambientale.
Recuperare i cascami termici a basse temperature
La soluzione al problema esiste ed è rappresentata da diverse tecnologie che consentono di catturare, direttamente o indirettamente, l’energia termica dispersa da processi o macchinari e riutilizzarla per altri scopi, come il riscaldamento o la generazione locale di energia elettrica. A livello di impresa l’approccio offre diversi vantaggi permettendo non solo di ridurre il consumo di energia elettrica prelevata dalla rete, ma anche di ridurre le emissioni di gas a effetto serra connesse all’utilizzo di energia e aumentare lo standard di sostenibilità. Nella maggior parte dei casi i cascami termici industriali disponibili hanno temperature troppo basse per essere sfruttate in maniera economicamente vantaggiosa.
ElectraTherm, marchio veicolato in Italia da GREEN POINT, il full service provider del gruppo BITZER, ha sviluppato prodotti in grado di ovviare a tale limitazione. Forte degli oltre 15 anni di esperienza nella progettazione e realizzazione di sistemi ORC – Organic Rankine Cycle con tecnologia proprietaria, oggi la società propone soluzioni di nuova generazione per il recupero del calore residuo anche a bassa temperatura senza ulteriore consumo di energia aggiuntiva e senza produrre nuove emissioni climalteranti.
La tecnologia ORC di ElectraTherm
I sistemi ORC di ElectraTherm impiegano un fluido organico all’interno di un circuito chiuso che, evaporando e condensando a temperature e pressioni controllate, consentono di sfruttare cascami termici connessi a processi industriali, geotermia o contenuti nei fumi prodotti da generatori di calore, anche alimentati a biomasse, convertendo tale potenziale in energia elettrica immediatamente disponibile.
ElectraTherm ha portato sul mercato diverse soluzioni innovative e sostenibili per unire soluzioni per la produzione di energia da fonte rinnovabile ad elevati standard qualitativi. Una di queste è POWER GENERATOR PM75, sistema ideale per applicazioni di piccola e media scala. È in grado di gestire un carico termico fino a 1300 kWh con temperature di input a partire da 70°C e generare una potenza massima di 75 kW elettrici. Per carichi termici maggiori è possibile optare per il modello POWER GENERATOR 6500B+ in grado di gestire fino a 2200 kWh, con temperature di input a partire da 80°C e generare una potenza massima di 125 kW elettrici.
Recupero del calore di scarto, i vantaggi della tecnologia ElectraTherm
Entrambi i prodotti possono essere forniti completi di tutto quanto necessario all’immediato avvio del sistema presso il sito del cliente. La tecnologia ElectraTherm permette di produrre in modo continuativo energia elettrica anche quando l’apporto di calore alla ORC non risulta costante, compensando eventuali variazioni sia di flusso che di temperatura. Può adattarsi a diversi settori di applicazione, da quello prettamente industriale a quello agricolo, ad esempio a corredo di impianti a biogas o a biomasse. Non solo, le soluzioni dell’azienda possono anche aiutare a ridurre o eliminare il gas flaring degli impianti petroliferi o di estrazione gas e a sfruttare l’energia geotermica lì dove le fonti locali non sarebbero in grado di sostenere lo sviluppo di infrastrutture su larga scala.
Strumenti intelligenti e al tempo stesso sostenibili, caratterizzati da un’installazione semplice, poco invasiva e rapida hanno fatto sì che ElectraTherm conti attualmente centinaia di installazioni in tutto il mondo e oltre 2.000.000 di ore cumulate di funzionamento dei propri impianti.
L’elettricità generata attraverso il recupero può essere utilizzata per compensare i costi energetici rivendendola alla rete o autoconsumandola direttamente. E in Italia, grazie al meccanismo dei certificati bianchi – che certificano il conseguimento di risparmi negli usi finali di energia – è possibile ottenere ulteriori vantaggi economici.