Si è conclusa a Nairobi la nona Annual Global Conference on Energy Efficiency
Dobbiamo raddoppiare l’efficienza energetica entro il 2030 se vogliamo mantenere a portata di mano l’obiettivo climatico dell’accordo di Parigi, ossia mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1.5°C d’aumento. Questa in poche parole il fulcro della nona Annual Global Conference on Energy Efficiency, che ha riunito questa settimana a Nairobi oltre 500 partecipanti da quasi 70 paesi del mondo. La conferenza, approdata per la prima volta in Africa, ha cercato di analizzare le azioni pianificate rispetto all’obiettivo fissato durante la COP 28 sui cambiamenti climatici.
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L’analisi dell’Agenzia internazionale dell’Energia (IEA) – padrona di casa dell’evento assieme al ministero dell’energia kenyota – mostra che i progressi nell’efficienza energetica sono rallentati nel 2023 passando da un tasso del 2% a poco più del l’1%. A titolo di confronto, ai fini climatici l’efficienza dovrebbe migliorare ad un tasso del 4% l’anno. Perché questo passo indietro? I motivi sono tanti, primo fra tutti i livelli record delle temperature, che hanno fatto aumentare la domanda di aria condizionata nelle regioni più calde. Ma l’Agenzia non smorza gli entusiasmi: sebbene raddoppiare il tasso di progresso dell’intensità energetica globale appaia e in fondo sia un obiettivo impegnativo, non si tratta di un target impossibile da raggiungere. Negli ultimi dieci anni, il 90% dei paesi ha raggiunto un tasso del 4% almeno una volta, e la metà almeno tre volte.
Come imprimere allora una giusta accelerata? La risposta arriva da Davis Chirchir, Segretario di gabinetto per l’energia e il petrolio del Kenya e da Fatih Birol, Direttore esecutivo della IEA. “Esortiamo tutti i governi a includere o rafforzare gli obiettivi di efficienza energetica nella prossima tornata di contributi determinati a livello nazionale (NDC), mantenendo lo slancio della COP28 per contribuire a raggiungere l’obiettivo globale di mantenere 1,5°C a portata di mano”, hanno scritto in una comunicazione congiunta. “Riconosciamo la necessità di passare da un impegno globale a un piano d’azione, che includa l’integrazione della domanda energetica nella pianificazione della transizione energetica nazionale e in settori chiave come l’edilizia, l’industria e i trasporti. Sottolineiamo il ruolo fondamentale dell’efficienza energetica nel raggiungimento dell’accesso universale a soluzioni energetiche pulite, efficienti e convenienti e a soluzioni di cucina pulita, in linea con gli obiettivi chiave stabiliti nell’Obiettivo di sviluppo sostenibile 7 (SDG7)”.
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Non solo per aiutare concretamente i paesi ha raddoppiare l’efficienza energetica, l’agenzia internazionale per l’energia ha prodotto una nuova cassetta degli attrezzi. Un nuovo Toolkit per le politiche di efficienza energetica evidenziando 10 principi strategici che possono guidare i decisori politici nel migliorare ed espandere politiche e programmi accelerando guadagni e benefici. Questi sono:
- Dare priorità ad azioni trasversali in materia di efficienza energetica per i suoi benefici economici, sociali e ambientali.
- Agire per sbloccare il potenziale di creazione di posti di lavoro dell’efficienza.
- Creare una maggiore domanda di soluzioni di efficienza energetica.
- Concentrarsi sulla finanza nel contesto più ampio del potenziamento dell’azione.
- Sfruttare l’innovazione digitale per migliorare l’efficienza a livello di sistema.
- Dare l’esempio nel settore pubblico.
- Coinvolgere tutte le parti della società.
- Sfruttare le informazioni comportamentali per una politica più efficace.
- Rafforzare la collaborazione internazionale.
- Aumentare l’ambizione globale di efficienza energetica.