(Rinnovabili.it) – Sviluppare il settore energetico tenendo alta la bandiera della sicurezza, della competitività e delle basse emissioni di carbonio. Questi i baluardi della nuova roadmap energetica al 2050 pubblicata dalla Commissione Europa con l’obiettivo di raggiungere in tempo gli obiettivi che puntano a ridurre il rilascio di inquinanti dell’80%, con il contributo sostanziale del settore energetico, che dovrà generare elettricità e calore ad emissioni zero.
I risultati dovranno essere raggiunti senza compromettere la sicurezza energetica né la competitività sul mercato, obiettivi che potranno essere soddisfati tenendo ben presenti le necessità delle diverse realtà. Per far questo la Commissione ha quindi redatto il documento ipotizzando diversi scenari e i metodi migliori perché questi diventino realtà, favorendo al contempo gli investimenti nel settore. Fornendo gli strumenti appropriati si tenterà quindi di dar vita ad un sistema energetico in grado di soddisfare le esigenze della popolazione senza danneggiare gli equilibri ambientali.
“Solo con un nuovo modello energetico potremo rendere il nostro sistema sicuro, competitivo e sostenibile sul lungo termine. Ora disponiamo finalmente di un quadro normativo europeo per attuare misure strategiche necessarie ad indirizzare gli investimenti nella giusta direzione” ha dichiarato Günther Oettinger, commissario responsabile per la politica energetica.
Combinando in vari modi le diverse possibilità e modalità per ridurre le emissioni del settore energetico si cercherà di fare leva su aspetti fondamentali come l’efficienza energetica, il potenziamento delle energie rinnovabili, del nucleare e delle tecniche di cattura e stoccaggio della CO2, con la consapevolezza che, nonostante nessuno degli scenari potrà mai concretizzarsi, le simulazioni dei diversi futuri energetici serviranno a capire meglio di cosa abbiamo bisogno e come ottenerlo concretamente.
La tabella di marcia per l’energia studiata guardando al 2050 individua quindi una serie di elementi considerati positivi in ogni circostanza elencando anche i principali risultati da ottenere. Tra questi la decarbonizzazione del sistema energetico raggiungibile sul piano tecnico e sul piano economico e con benefici immediati e a lungo termine in grado di garantire un futuro migliore. L’efficienza energetica e l’aumento della produzione di energia da fonte rinnovabile rappresentano un altro punto fondamentale a prescinderne dal mix che le nazioni sceglieranno di adottare; il terzo punto cita l’importanza di investire meno prima per pagare meno in modo da ottenere risultati importanti già nel prossimo decennio. Sostituendo le infrastrutture obsolete si potranno infatti limitare gli sprechi e i disservizi puntando all’aumento della produzione di elettricità, la cui distribuzione potrà essere migliorata attraverso la realizzazione di interconnessioni transfrontaliere, smart grid e sistemi di stoccaggio energetico. Gli investimenti dovranno inoltre garantire anche un contenimento dell’aumento dei prezzi destinato a salire fino al 2030 per poi abbassarsi progressivamente mano a mano che la rete raggiungerà livelli di eccellenza.