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Proroga superbonus al 2023, impegno del governo votato alla Camera

Sut (M5S): “Il governo ora dovrà dunque individuare la modalità più celeri ed efficaci per prolungare ulteriormente la nostra misura”

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Foto di MichaelGaida da Pixabay

Estendere la validità del superbonus al 2023 tramite le risorse del programma Next Generation Eu

(Rinnovabili.it) – Primi passi avanti verso la proroga del superbonus al 2023. Il maxi incentivo per le riqualificazioni energetiche in edilizia è stato uno dei temi centrali di diversi ordini del giorno votati ieri alla Camera. A cominciare dal documento a prima firma Luca Sut, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in commissione Attività produttive, che ha messo sotto i riflettori la necessità di assicurare fin da subito una maggiore stabilità temporale alla misura.

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Nell’odg si spiega che, attraverso la misura del Superbonus 110, è possibile innescare una catena virtuosa capace di auto-alimentarsi e generare effetti significativi su molti aspetti del sistema Paese. Ma per rendere ciò possibile è necessario che tali interventi “diventino strutturali in modo tale da consentire nel post-crisi a famiglie ed imprese di effettuare investimenti di lungo periodo”. Per questo motivo l’ordine del giorno impegna il Governo a garantire nell’ambito del ciclo della programmazione di bilancio nazionale la disponibilità economico-finanziaria occorrente per prorogare il superbonus al 2023.

“La Camera dei deputati ha approvato il mio ordine del giorno che impegna il governo a garantire la proroga del Superbonus 110% a tutto il 2023, anche avvalendosi delle risorse del programma Next Generation Eu”, ha commentato Sut. “Il governo ora dovrà dunque individuare la modalità più celeri ed efficaci per prolungare ulteriormente la nostra misura, dopo che già in manovra l’avevamo portata a metà 2022, con possibilità di arrivare a fine 2022 per i condomini i cui lavori saranno almeno al 60 per cento a fine giugno”.

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L’obiettivo? Sostenere il comparto dell’edilizia profondamente colpito dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 e, al contempo, generare ricadute positive di lungo termine sull’economia nazionale del sistema Paese nel suo complesso. Secondo le stime fornite dall’Ance e dal Cresme, la misura in questione avrà un impatto sul Pil di 3 punti percentuali con una crescita di 63 miliardi di euro; e una media di incremento occupazionale di 100 mila addetti l’anno compreso l’indotto.

Per il MoVimento 5 Stelle – conclude il deputato – è una battaglia fondamentale perché la maxi agevolazione, grazie al meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito che abbiamo messo a punto, è in grado di riattivare il comparto edilizio e l’occupazione nel settore e nell’indotto, producendo benessere diffuso e crescita economica, oltre all’enorme risparmio per i cittadini”.