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Proroga Ecobonus, Di Maio: “Potenzieremo e innoveremo”

Proroga Ecobonus

 

Si potrebbe estendere l’orizzonte temporale della proroga ecobonus

(Rinnovabili.it) – Nuove conferme alla proroga ecobonus oltre il 2019. A garantire un’estensione e un possibile potenziamento delle celebri detrazioni Irpef per l’edilizia, è il ministro allo Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, in occasione della Question Time ieri la Camera dei Deputati. Di Maio ha, infatti, assicurato come, accanto al rinnovo annuale della misura, già predisposto nella legge di Bilancio 2019, il MiSe stia lavorando “per una possibile ulteriore proroga da apportare in Parlamento, nella convinzione che un orizzonte temporale più lungo possa stimolare il settore delle costruzioni e i settori produttivi interessati a mettere in campo un’offerta più strutturata”.

Si passerebbe così dalla tradizionale proroga ecobonus “last minute”, che ha caratterizzato gli ultimi anni, ad un orizzonte di medio termine in grado di dare più respiro alla programmazione degli interventi di riqualificazione energetica.

 

Ma l’aspetto più interessante è l’ipotesi ventilata da ministro di un rafforzamento delle detrazioni del 65-50%. “Non solo proseguiremo su questa strada, ma potenzieremo e innoveremo”, ha aggiunto Di Maio riferendosi anche alla politica governativa sulle fonti rinnovabili. “Abbiamo avviato un’interlocuzione con il MIT per rivedere in maniera organica il sistema di detrazioni attuali nell’ottica di premiare maggiormente gli interventi di efficienza più virtuosi, anche in vista degli obiettivi europei sui quali saremo chiamati a dare risposte già nella stesura del Piano nazionale per l’energia ed il clima”.

 

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Notizia accolta con soddisfazione dal sentore penta stellato Gianni Girotto, presidente della X commissione (Industria e commercio) di Palazzo Madama. Secondo Girotto “è auspicabile che in Parlamento si possa estendere fino al 2021 il regime di detrazioni fiscali sull’efficientamento energetico per tutti gli edifici, visti i numeri eccellenti che il provvedimento ha prodotto”. Il riferimento è a quei due miliardi e mezzo di euro che l’Italia ha risparmiato tra il 2011 e il 2017 sulle importazioni di fonti fossili, grazie ai risparmi energetici generati dall’ecobonus in edilizia. La proroga ecobonus, sottolinea il senatore “ha un impatto diretto sulla vita dei cittadini. A fronte di una spesa iniziale che appunto lo sgravio rende meno pesante, l’utente gode anche di un vantaggio dato dai minori costi per il riscaldamento”.

 

A sperare in orizzonti temporali più lunghi per queste misure fiscali è anche la Confederazione nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media impresa (CNA) che oggi chiede al Governo di “rendere strutturale l’ecobonus, mantenere al 65% l’incentivo fiscale per i lavori di efficientamento energetico e introdurre la cessione del credito alle banche per tutti i potenziali interessati”.

 

Vedi tutto l’intervento del Ministro Di Maio alla Camera

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