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Produrre elettricità con un semplice nastro biadesivo

Un team di ingegneri ha creato nanogeneratore triboelettrico con una buona potenza, sfruttando materiali economici e comuni

Produrre elettricità
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Produrre elettricità dai movimenti, la nuova era dei TENG

(Rinnovabilii.it) – E se per produrre elettricità battesse un semplice nastro biadesivo? L’idea è arrivata ad un gruppo di ingegneri dell’Università dell’Alabama a Huntsville, creatori di un innovativo ed economico TENG, ossia un nanogeneratore triboelettrico.

Se avete mai provato a sfregare delle suole in gomme su un tappeto in nylon, sapete bene quali potrebbero essere le (non troppo piacevoli) conseguenze: la capacità di generare una piccola scarica elettrica toccando un’altra persona o un oggetto in metallo. È quello che in fisica viene chiamato effetto triboelettrico. Grazie all’attrito tra materiali diversi, di cui almeno uno isolante, è infatti possibile trasferire cariche e creare una tensione. Un meccanismo semplice, studiato fin dai tempi antichi (la prima macchina elettrostatica risale al 1660) e che ha suscitato negli ultimi anni un rinnovato interesse nel mondo della ricerca energetica.

Oggi, infatti, il settore sta cercando di sfruttare questo effetto per produrre piccoli generatori elettrici, i TENG per l’appunto, sistemi capaci di sfruttare i movimenti umani, il vento, le onde marine e altre fonti per alimentare dispositivi elettronici, luci LED o sensori.

Sebbene basati su un principio semplice, la loro realizzazione risulta complessa e costosa. In realtà una serie di ricerche ha dimostrato di poter creare TENG semplificati impiegando una combinazione di plastica e metallo, ma la basse densità di potenza risultanti ne hanno sempre impedito l’applicazione pratica.

Semplicità e potenza

Il lavoro dell’ingegnere Gang Wang e dei colleghi dell’Università dell’Alabama, si inserisce esattamente a questo punto. I ricercatori hanno creato un TENG con strati di nastro biadesivo acquistato in negozio per la casa, e una pellicola di plastica ricoperta da un sottile foglio di alluminio. Premendo e sperando questi due strati il team ha osservato la formazione di una piccola scintilla tra di loro. “Esercitando una maggiore pressione sugli strati, si può produrre più elettricità”, si legge in una nota stampa dell’American Chemical Society. “Il TENG è stato in grado di produrre densità di potenza coerenti con quelle di altre versioni più complesse. Un modello a doppio elettrodo del dispositivo potrebbe persino offrire 169,6 watt per metro quadrato, il 47% in più rispetto a quella precedentemente riportata per altri dispositivi, affermano i ricercatori”. In una serie di esperimenti, il gruppo ha utilizzato il nanogeneratore per illuminare una 400 LED semplicemente premendo sui suoi strati. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista ACS Omega .

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.